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Istanbul:attacco contro una sede della polizia a Istanbul, uccisi due assalitori - VIDEO

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Giornata di terrore oggi a Istanbul. Due assalitori sono stati uccisi e due agenti feriti in un attacco contro una sede della polizia a Istanbul: lo riferisce secondo Hurriyet online.

Stamattina una persona armata ha fatto irruzione nella sede del partito Akp del presidente turco Recep Tayyip Erdogan: le forze speciali turche, dopo circa mezz'ora di tensione, sono entrate nell'edificio e lo hanno arrestato. Nel blitz non ci sono stati feriti. Inizialmente i media locali avevano parlato di due uomini. La polizia aveva isolato la zona che si trova nel quartiere di Kartal, nella parte asiatica della città. Stando alle prime ricostruzioni, l'uomo si era introdotto nella sede dell'Akp e aveva ordinato a tutti i presenti di uscire. Si era poi posizionato all'ultimo dei sette piani dell'edificio, aveva rotto i vetri di alcune finestre ed esposto una bandiera della Turchia che mostra, oltre alla mezzaluna e alla stella, una spada. L'autore dell'irruzione si era poi affacciato da una finestra e aveva parlato con la polizia schierata intorno al palazzo. Non sono chiare le sue richieste né la sua appartenenza. Il presidente Erdogan  ha affermato che "l'attacco era un tentativo di minare il processo di pace con i militanti curdi".



Turchia: uomini armati nella sede del partito di governo

Il presidente turco ha interrotto una visita ufficiale in Romania per rientrare a Istanbul e presentare le proprie condoglianze alla famiglia del magistrato Mehmet Selim Kiraz?, sequestrato  ieri dai due militanti del Dhkp-C, che intendevano 'vendicare' la morte del quindicenne Berkin Elvan, manifestante quindicenne ucciso da un lacrimogeno sparato dalle forze speciali turche durante le manifestazioni anti-governative di Gezi Park, e ucciso con i sequestratori durante un blitz delle forze di polizia. I funerali del magistrato sono stati organizzati oggi nella moschea Eyup Sultan della megalopoli del Bosforo, presente per il governo il premier Ahmet Davutoglu. In mattinata una cerimonia di omaggio si è svolta nel Palazzo di Giustizia di Istanbul, dove ieri si è svolto il sequestro.

La tensione in Turchia resta altissima. Nelle scorse ore ventidue militanti di estrema sinistra sono stati arrestati dalla polizia dopo il  sequestro di  Kiraz al tribunale di Istanbul. Gli attivisti, arrestati ad Antalya, sono sospettati di preparare altri attacchi analoghi e sarebbero vicini al Dhkp-C, l'organizzazione di cui facevano parte anche i due sequestratori protagonisti del blitz di ieri al tribunale. Nell'ambito della stessa inchiesta altri dieci arresti sono stati effettuati questa mattina a Smirne e Eskisehir. In due quartieri di Istanbul, nella notte, c'erano stati scontri fra polizia e dimostranti. La polizia ha usato i lacrimogeni per disperdere i manifestanti a Okmeydani, il quartiere in cui viveva Elvan, mentre nel distretto di Gazi, spesso teatro di scontri, sono stati usati anche i cannoni ad acqua per evitare che i dimostranti arrivassero a una stazione di polizia locale.

Oltre ad attentati e arresti, la Turchia ha affrontato oggi anche un'emergenza aerea: un aereo della Turkish Airlines partito da Istanbul e diretto a Lisbona è stato fatto rientrare a causa di un allarme bomba.  Il velivolo è atterrato all'aeroporto Ataturk e presso lo scalo sono state predisposte misure straordinarie di sicurezza. L'allerta è scattato dopo che a bordo è stata trovata una borsa apparentemente riconosciuta da nessun passeggero. Due giorni fa, un altro aereo della Turkish partito da Istanbul e diretto a San Paolo del Brasile ha eseguito un atterraggio d'emergenza a Casablanca per un allarme bomba poi rivelatosi falso. repubblica.it

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