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GAZA, VERSO LA PACE TRA ISRAELE E PALESTINA

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Hamas e Israele trovano l’accordo su un cessate il fuoco duraturo nella Striscia di Gaza che rinvia di un mese la discussione dei maggiori contenziosi. È il presidente palestinese Abu Mazen, parlando da Ramallah, a fare l’annuncio formale sulla «tregua a tempo indeterminato» e Sami Abu Zuhri, portavoce di Hamas, dall’ospedale Shifa di Gaza parla di «vittoria della resistenza e sconfitta di Israele». Migliaia di palestinesi si riversano nelle strade della Striscia, sparando in aria con pistole e kalashnikov, per salutare la «vittoria sul nemico sionista» e nell’euforia i colpi sparati causano almeno due vittime e una dozzina di feriti.



Il governo di Gerusalemme accetta formalmente il testo di tregua presentato dall’Egitto ma esprime forte cautela: «È un nuovo testo di tregua egiziano, lo accettiamo come fatto con quelli in passato» si limitano ad affermare fonti vicine al premier Benjamin Netanyahu. D’altra parte razzi e colpi di mortaio di Hamas sono continuati a piovere sulle comunità del Negev durante l’intera giornata di ieri, causando la morte di un civile e almeno altri quattro feriti. Il consiglio delle comunità di frontiera - che in gran parte sono kibbutzim - suggerisce alle oltre 700 famiglie evacuate di «non tornare nelle case» nel timore di una ripresa delle ostilità.



Cauta anche la reazione del Dipartimento di Stato Usa che con la portavoce Jen Psaki dà «il benvenuto all’intesa auspicando il rispetto dei termini, sperando che il cessate il fuoco sia duraturo». La prudenza di Gerusalemme e Washington si spiega con il fatto che più intese di tregua sono state nelle ultime settimane violate da Hamas.


 

Riguardo ai termini dell’accordo, secondo fonti egiziane citate da «Al Ahram», l’aspetto più importante è la «riapertura di tutti i valichi di Gaza» incluso quello di Rafah con l’Egitto che sarà sorvegliato dalle forze di Abu Mazen. Israele accetta di far entrate nella Striscia «aiuti umanitari e per la ricostruzione» - a condizione che non aiutino Hamas a riarmarsi e costruire tunnel - e consente la ripresa della pesca entro 22 km dalla costa mentre Hamas accetta di «rinviare di un mese» la discussione delle maggiori richieste: apertura di porto e aeroporto. Se ne discuterà a fine settembre al Cairo, assieme alle richieste israeliane sul disarmo di Hamas e la restituzione dei resti di due soldati. La caccia ai capi di Hamas da parte di Israele resta esclusa dalla tregua. 


 

La vulnerabilità dell’intesa spiega le tensioni dentro l’esecutivo israeliano: i ministri dell’Economia e degli Esteri, Naftali Bennet e Avigdor Lieberman, hanno votato contro guidando una folta pattuglia di dissidenti che preannuncia tempesta per il premier.

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