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Nuova Zelanda: Frati Assisi, atto brutale. Cuori imbarbariti abbraccino via della pace

Redazione Ansa - Martin Hunter
Pubblicato il 15-03-2019

Pregheremo sulla tomba di san Francesco affinché i cuori imbarbariti dall'odio imparino a rinunciare alla violenza

Profondo dolore e solidarietà ai fratelli musulmani e alle loro famiglie. Un atto di brutalità contro civili innocenti riuniti in preghiera. Non esistono né stranieri né ospiti, né cristiani né musulmani, né bianchi né neri, ma esistono solo uomini e donne in cammino verso l’unità della famiglia umana. Noi frati – ha dichiarato il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Enzo Fortunato – profondamente toccati pregheremo sulla tomba di san Francesco affinché i cuori imbarbariti dall'odio imparino a rinunciare alla violenza e ad abbracciare la via della pace. Termini il tempo della divisione si alimenti la cultura dell’unità”.

LE REAZIONI DAL MONDO
“Sua Santità Papa Francesco è stato profondamente addolorato nell’apprendere la notizia dei feriti e delle perdite di vite umane causate dagli insensati atti di violenza in due moschee a Christchurch”. È l’inizio del telegramma di cordoglio per le vittime delle sparatorie avvenute a Cristchurch, in Nuova Zelanda, inviato a nome del Santo Padre Francesco dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin. Il Papa “assicura tutti i neozelandesi, e in particolare la comunità musulmana, della sua sincera solidarietà” per questi attacchi, si legge nel testo. Il Papa rivolge la sua preghiera “per la guarigione dei feriti, la consolazione di coloro che soffrono per la perdita dei loro cari e per tutti quelli colpiti da questa tragedia”. Il pensiero del Papa va anche al “personale di sicurezza e di emergenza” per gli “sforzi in questa difficile situazione”. “All’amore misericordioso di Dio Onnipotente” il Papa affida i defunti e “invoca la benedizione divina a conforto e forza sulla nazione”.

Giuseppe Giulietti, Presidente FNSI: I razzisti che hanno sparato in Nuova Zelanda non odiano solo gli “Islamici” ,ma ogni diversità e differenza.

Diversi leader mondiali stanno affidando a Twitter i loro messaggi di condanna e di cordoglio dopo la strage terroristica nelle due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda.
"Un attacco terrificante" lo ha definito la premier britannica Theresa May che ha voluto estendere le condoglianze del popolo inglese "a tutti coloro che sono stati colpiti da questo disgustoso atto di violenza".

Anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan esprime in un tweet il suo "sdegno per quest'atto deplorevole": "L'ultimo esempio di un crescente razzismo e islamofobia", scrive Erdogan. "Dobbiamo resistere contro l'islamofobia e tutto questo odio lodando i musulmani come parte preziosa della nostra società multiculturale", osserva il primo ministro scozzese Nicola Sturgeon stringendosi al dolore dei famigliari delle vittime della strage.

"Tutto i nostri pensieri vanno alle vittime dei crimini odiosi contro le moschee di Christchurch in Nuova Zelanda e ai loro cari. La Francia insorge contro ogni forma di estremismo e agisce con i suoi partner contro il terrorismo nel mondo": lo scrive in un tweet il presidente francese, Emmanuel Macron.

"Sono profondamente rattristata dalle notizie che vengono dalla Christchurch" ha detto la cancelliera Angela Merkel nel commentare "l'atto di terrore" in Nuova Zelanda. "Mi unisco al dolore dei neozelandesi per i loro concittadini attaccati e uccisi dall'odio razziale mentre pregavano pacificamente nelle loro moschee. Stiamo vicini di fronte a questi atti di terrore".(ANSA).

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