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Emergenza profughi in Turchia. In tre giorni 100mila curdi

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

"Uccidete i miscredenti in qualunque modo" e "attaccate i civili". E' l'ultimo terrificante appello lanciato ai jihadisti dal portavoce dell'Isis Abu Muhammed Al Adnani in un lungo messaggio audio - 42 minuti - pubblicato ieri sera su Twitter e riportato dai media internazionali. E intanto, in soli tre giorni, sono più di 100mila i curdi fuggiti dalla Siria in Turchia, al punto che Ankara oggi ha deciso di richiudere i valichi di frontiera.

Da venerdì, giorno in cui la Turchia ha aperto le frontiere con la Siria, la fuga dei curdi a fronte dell'avanzata dei miliziani dello Stato islamico nell'enclave di Kobane/Ayn Arab è stata inarrestabile: come detto, centomila curdi si sono rifugiati oltre il confine, nei campi profughi predisposti da Ankara, su una popolazione totale, in Siria di un milione e mezzo. In 72 ore quindi il 7% della minoranza curda ha abbandonato il suo paese, confermando l'emergenza non solo geopolitica ma anche umanitaria in corso nei territori del Califfato di Abu Bakr al-Baghdadi.

Ieri al confine ci sono stati scontri tra polizia e manifestanti curdo-turchi e le autorità locali hanno deciso di chiudere i valichi frontalieri, costringendo migliaia di civili a rimanere intrappolati in territorio siriano a ridosso dei reticolati turchi.


Il Pkk, il principale partito curdo in Turchia, ha fatto un appello alla "mobilitazione" dei curdi turchi di combattere gli jihadisti in Siria: "Il giorno della gloria e dell'onore è arrivato. Non esiste più alcun limite alla resistenza".



Incontro Kerry-Zarif a New York. La minaccia rappresentata dai jihadisti dello Stato Islamico (Is) è stata al centro di un incontro a New York tra il segretario di Stato Usa, John Kerry, e il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif. Kerry e Zarif, il cui faccia a faccia all'hotel Waldorf Astoria è durato oltre un'ora, hanno discusso del programma nucleare iraniano (a New York sono in corso i negoziati tra Teheran e il gruppo 5+1) e della "minaccia rappresentata dall'Is", ha affermato la fonte. Secondo l'agenzia Trend, che cita un'altra fonte del Dipartimento di Stato, i capi della diplomazia dei due paesi hanno concordato un nuovo incontro nei prossimi giorni. (Repubblica)

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