editoriale

EDITORIALE: ILLUMINIAMO

Enzo Fortunato
Pubblicato il 30-11--0001

San Francesco aveva un predilezione particolare per Maria. A Lei così si rivolge in una delle più belle preghiere: "Ave, Signora, santa regina, santa Madre di Dio, Maria, che sei vergine fatta Chiesa... Tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene". Ne scaturisce un cuore di madre e quel senso di famiglia che desidera per il genere umano. Il Santo di Assisi, infatti, non rare volte indica la modalità dell'essere uno accanto all'altro l'uno per l'altro: "E con fiducia l'uno manifesti all'altro la propria necessità, perché l'altro gli trovi le cose necessarie e gliele dia. E ciascuno ami e nutra il suo fratello, come la madre ama e nutre il proprio figlio, in tutte quelle cose in cui Dio gli darà grazia"(FF 32). Se penso che l'8 dicembre, come da tradizione, tutte le famiglie sono riunite in casa per preparare l'albero di Natale e il Presepe, non fa meraviglia il momento di gioia e condivisione che vogliamo vivere. Nella città di San Francesco, l'inventore del presepe, la nostra comunità francescana si fa famiglia con le persone in difficoltà, smarrite e disagiate. Per loro. Con loro.

Quest'anno sarà un natale particolare che ci colpisce da vicino, forse perchè abbiamo vissuto lo stesso dramma nel 1997. Sarà un natale dedicato ai terremotati e come è rinata Assisi rinascerà Norcia. Proprio per questo abbiamo installato un presepe con le pietre della Chiesa Cattedrale e della Basilica di San Benedetto crollata durante il sisma del 30 ottobre. Queste pietre ci dicono quanto sia importante ricominciare e ricostruire.

Accendendo l’albero di Natale e benedicendo il presepe, intendiamo illuminare il mondo, segnato da conflitti e disastri naturali. Intendiamo essere benedizione per tutti. Ancora oggi i presidi militari nella terra di Gesù, fanno pensare ad uno stato di occupazione come 2000 anni or sono, con la sua città natale, Betlemme, minacciata da Erode. Ancora oggi, per il recente sisma, il dolore scuote il centro Italia.

Alle 17.00 sarà il Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, Cardinale Peter Turkson a presiedere la Santa Messa nella Basilica Inferiore di san Francesco. Al termine della celebrazione, alle 18.10, si terrà la cerimonia di accensione e benedizione aperta dal Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, durante la quale verranno consegnati dei doni alle famiglie più bisognose. Tra i presenti all'evento natalizio oltre 60 cittadini di Norcia e i profughi ospitati dalla Caritas Diocesana di Assisi.

Parteciperanno all'evento anche i Sindaci di Betlemme, Vera Baboun, di Norcia, Nicola Alemanno, di Assisi, Stefania Proietti, e l'arciprete della parrocchia della Concattedrale di Santa Maria in Norcia, don Marco Rufini.

Sotto l'albero di natale e accanto al presepe vogliamo accendere le speranze di uomini e donne in cammino che desiderano superare i momenti di sofferenza legati alle calamità naturali e al dramma della guerra. I cittadini di Norcia e uomini e donne in fuga dai luoghi di guerra daranno voce a questa Speranza.

Per l'occasione ci sarà anche un coro di voci bianche, composto da 100 alunni delle classi IV e V dell'Istituto Comprensivo Assisi 1 diretto da Giulia Rinaldi e accompagnato al pianoforte da Emiliano Piermatti, che si esibirà con i tradizionali canti natalizi. 

Tutto questo per far nascere, come diceva Francesco, Gesù nel cuore dell'uomo.
Direttore della rivista

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