cronaca

Papa Francesco in Albania: "Estremisti travisano religione, nessuno si faccia scudo di Dio"

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

"Nessuno pensi di poter farsi scudo di Dio mentre progetta e compie atti di violenza e di sopraffazione. Nessuno prenda a pretesto la religione per le proprie azioni contrarie alla dignità dell'uomo e ai suoi diritti fondamentali, in primo luogo quello alla vita ed alla libertà religiosa di tutti!". Papa Francesco, a Tirana per il suo quarto viaggio internazionale, il primo in un paese europeo, in un viaggio pastorale che arriva in un momento di alta tensione per le minacce dello Stato islamico, nell'incontro con le autorità albanesi ha accusato gli estremisti di travisare la religione e ha indicato il Paese come esempio di pacifica convivenza. Il modello dell'Albania dimostra che "la pacifica e fruttuosa convivenza tra persone e comunità appartenenti a religioni diverse è non solo auspicabile, ma concretamente possibile e praticabile", ha detto il Papa sottolineando che è "un bene inestimabile per la pace e per lo sviluppo armonioso di un popolo".


Nonostante le tensioni, il pontefice non ha voluto rinunciare a questo viaggio lampo (poco più di dieci ore, ripartirà alle 19.30) con l'obiettivo di incoraggiare la collaborazione tra religioni: "La pacifica convivenza tra le religioni in Albania è un bel segno per il mondo. L'Albania è un Paese che ha sofferto tanto - ha sottolineato - ma che poi riuscita a trovare una pace con le differenze religiose. E questo è un bel segno per il mondo, il dialogo, la pace e l'equilibrio a favore della governance".


Dopo l'accoglienza in aeroporto da parte del primo ministro albanese Edi Rama, prima tappa è stato l'incontro con le autorità del Paese al Palazzo Presidenziale: "Sono molto lieto di essere qui con voi, nella nobile terra di Albania, terra di eroi, che hanno sacrificato la vita per l'indipendenza del Paese, e terra di martiri che hanno testimoniato la loro fede nei tempi difficili della persecuzione", ha detto Francesco.


Un clima festoso attende il Pontefice in un Paese che è a maggioranza musulmano. I cattolici sono solo il 15% della popolazione. Centinaia e centinaia di persone si sono messe in fila lungo i viali di Tirana in attesa del passaggio di Francesco. La maggior parte delle vie sono decorate con bandiere vaticane e albanesi. Nel viale principale sono affisse anche le fotografie dei 40 martiri albanesi morti per la fede. 


A Roma, prima di salire sull'Airbus A321 dell'Alitalia, Papa Bergoglio ha voluto personalmente salutare ad uno ad uno tutti i rappresentanti del mondo aeroportuale e delle forze dell'ordine schierati sotto il velivolo. Quindi, dopo aver rivolto un saluto ai cronisti e fotografi posizionati ad un centinaio di metri dall'aereo, sempre con la consueta borsa di pelle nera nella mano sinistra, è salito spedito sulla scaletta, appoggiandosi al corrimano. Poi si è voltato e sorridendo ha di nuovo salutato i presenti con ampi cenni della mano e le due hostess che lo attendevano davanti al portellone. Scrupolose e rigide, seppur discrete, le misure di sicurezza al Leonardo da Vinci per la partenza del Pontefice. (Repubblica)

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