cronaca

Mons. Sorrentino: uomo come essere libero e responsabile

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Benvenuti, cari amici.

Permettetemi di fare  qualche sottolineatura a questo  messaggio giunto dal Santo Padre. Messaggio breve, ma con 5 parole decisive.

-  Cultura della solidarietà

-  Valori morali

-  Servizio 

-  Persona umana

-  Bene comune

Cultura della solidarietà

È  l’esatto contrario di quella che papa Francesco ama chiamare “cultura dello scarto”. Quest’ultima, una cultura velenosa, che  respiriamo ogni giorno, e ne siamo documentati oltre misura dalle  immagini di innumerevoli persone umane che si ritrovano in condizioni di miseria, di discriminazione, di guerra.  

Valori morali

So che il vostro stesso marciare  nel nome della pace esprime un grido della coscienza. Non si può agire solo sulla   base di emozioni – che possono essere tutto e il contrario di tutto – ma occorre la bussola di  una visione integrale dell’uomo come essere libero e responsabile. Se frana questa visione  sarà  ben difficile, che possa restare in piedi qualche pezzo   di valori umani, lo stesso valore della pace.  Ho fiducia che  il vostro marciare sia, oltre che un grido, soprattutto un pensiero ricostruttivo, da cui tutti siamo aiutati a  ritrovare il bandolo di una visione  morale e responsabile della vita 

- Servizio.  Richiamerei   le parole di Gesù rivolte agli apostoli:“Quando fu in casa, chiese agli apostoli:   «Di che cosa stavate discutendo lungo la via?». Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso tra loro chi fosse il più grande. Allora, sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti». (Mc 9, 30  - 37).

- Persona umana  Se non abbiamo il senso della dignità di ciascuna persona umana, in tutte le condizioni in cui essa si trova, in tutte le regioni e tra tutte le razze  del mondo, in tutte le stagioni della vita, difficilmente potremo delineare l’orizzonte pieno e il fondamento solido di una cultura della pace.

- Bene comune.  Noi, cari amici, siamo affratellati dalla nostra unica condizione umana. Siamo messi in rete, inscindibilmente. Pensare in modo individualistico, mettendo i propri interessi al di sopra di tutto, è la radice di ogni guerra. Pensare in termini universali, cominciando a pensare a noi senza dimenticare gli altri, includendoli e non escludendoli, è l’inizio di una pace vera. È la rivoluzione culturale dell’amore. San Francesco  ci aiuti a fare  questa rivoluzione. A tutti buon cammino. Viva la pace!

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