cronaca

L’ultimo dono di Lorenzo Farinelli: Alla ricerca i soldi raccolti per curarlo dal tumore

Nicola Catenaro Corriere.it
Pubblicato il 13-02-2019

Il medico 34enne morto prima di provare la terapia negli Usa. La madre: «Mi diceva che voleva aiutare chi sta male»

«Solo ora che il sogno di mio figlio si è infranto,mi rendo conto che un’intera città si è stretta attorno a noi. È la risposta al grande amore che Lorenzo Farinelli ha sempre dato agli altri. La sua generosità continuerà a vivere. Doneremo alla ricerca il ricavato della sua battaglia per la vita». Amalia è provata dal dolore, insieme al marito Giovanni cerca la forza di guardare avanti dopo la morte del loro unico figlio, scomparso prima ancora di provare la cura costosissima che prometteva di salvarlo.

Lorenzo Farinelli aveva 34 anni, era un medico con la passione per il teatro. Il suo sorriso da otto mesi si stava spegnendo per colpa di un tumore chiamato Linfoma non-Hodgkin a grandi cellule di tipo B che, dopo una lunga terapia, si era rivelato chemio-resistente. Lollo continuava a peggiorare. Aveva lanciato un appello per raccogliere fondi e sottoporsi negli Usa a un protocollo sperimentale chiamato «Car-T».

Il suo messaggio era diventato virale. In pochi giorni le donazioni sulla piattaforma gofundme.com hanno raggiunto e poi superato la somma di 500 mila euro. Le dimissioni dall’ospedale, i preparativi per il volo. Tutto inutile. Alle sette, lunedì sera, Lorenzo ha chiuso gli occhi per sempre.

I progetti dopo le cure
«La sua laurea in medicina — continua la madre Amalia — lo spronava, nelle fasi più dure della malattia, a promettere ancora maggiore impegno nel campo professionale. Mamma, mi diceva, se c’è una missione per me è dedicarmi ancora di più al mio lavoro per aiutare chi sta male. Aveva un cuore enorme. Pensava di sostenere anche la battaglia di Calogero (Gliozzo, il ragazzo siciliano affetto da un linfoma aggressivo, ndr). Le nostre speranze si erano riaccese a settembre, dopo che si era sottoposto a cure fortissime. Diceva sempre: ho tanti progetti, voglio vivere, me l’ha ripetuto fino alla fine. La malattia si è riproposta all’improvviso, quando sembrava ormai regredita».

Anche la fidanzata Martina è attonita. Condivide il ricordo di Lollo con chi le si stringe accanto, ripete agli altri e a se stessa che il loro sogno si stava per realizzare. Che non ce l’ha fatta per poco. Si dispera su Facebook Alessandro De Rosa, regista, con cui condivideva la passione per il teatro: «Ci ho creduto giuro... ci ho creduto davvero... fino all’ultimo... e ti chiedo scusa se non sono riuscito a fare di più... ».

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