cronaca

Iraq, un viaggio negli occhi di Erbil

Roberto Pacilio
Pubblicato il 30-11--0001

Reportage nei campi profughi di Erbil

E' giunta nella notte in Iraq una delegazione della nostra rivista san Francesco: padre Enzo Fortunato, Luisa Benevieri e Andrea Cova. Un viaggio nell'antica Erbil, la città irachena distante circa 70 km da Mosul, per toccare con mano la sofferenza e le necessità della popolazione e dalla comunità cristiana.

Dopo un incontro ufficiale con il Vescovo di Erbil, mons. Bashar Warda, con il quale si sono trattenuti a colloquio per conoscere la realtà irachena e discutere su come stanno vivendo questi momenti drammatici i tanti cristiani, e non solo, perseguitati dall'ISIS, si sono diretti ad un ambulatorio cittadino. Qui vengono distribuite gratuitamente cure mediche a chi ne ha bisogno senza distinzione di religione.

Il viaggio continua nei campi profughi "Occhi di Erbil" e "Pace" dove i nostri inviati hanno toccato con mano la sofferenza e la paura di chi ha subito violenze dall'Isis. Qui si intrecciano le storie drammatiche di famiglie colpite nel profondo del cuore che, con le lacrime agli occhi, non perdono la speranza di ritornare nella loro città, nella loro casa e di riabbracciare i propri cari.

"Nell'ultimo campo profughi incontriamo don Duglas - ha dichiarato padre Enzo Fortunato dall'Iraq - che è stato rapito per 10 giorni dai terroristi. Nonostante i maltrattamenti subiti non si è scoraggiato e perso d'animo anzi è ritornato subito a quello che lui non chiama campo profughi bensì Centro di ospitalità per aiutare le famiglie abbandonate e senza più nulla".

"Con il cuore graffiato lanciamo un appello da Erbil a tutti gli uomini di buona volontà affinché non cali l'attenzione sulla persecuzione dei cristiani d'oriente e del popolo iracheno - ha dichiarato padre Fortunato. - Bisogna dare speranza e un futuro migliore a queste persone e per farlo dobbiamo incrementare l'apporto dei media e soprattutto aiutare concretamente e materialmente queste popolazioni. Noi lo faremo con la preghiera sulla tomba di san Francesco".

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