cronaca

Carrara, trovati morti i 2 operai Federico e Roberto, una vita passata a scavare

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Quattro uomini, quattro famiglie distrutte dal dolore per l’ennesimo incidente avvenuto in cava a Carrara. È successo giovedì pomeriggio, poco dopo le 15: i due morti sotto le macerie di un costone di monte venuto giù dal bacino di Colonnata sono Federico Benedetti e Roberto Ricci Antonioli: i loro corpi sono stati ritrovati all’alba di venerdì. Altri due i feriti: Giuseppe Alberti, rimasto appeso ad una delle pareti del monte e poi salvato dai vigili del fuoco e il direttore della cava Alberto Musetti che ha avuto un malore. Oggi i cavatori hanno incrociato le braccia: «Non è più possibile morire in questo modo».

Roberto Ricci Antonioli
Ricci Antonioli, 54 anni, viveva a Casette, piccolo paesino di montagna nel Comune di Massa, lascia una moglie e una figlia di 20 anni. In cava faceva il gruista. In paese tutti ne parlano come un gran lavoratore, padre di famiglia, dedito al lavoro e affettuoso con i figli. Era andato a lavorare a Colonnata, dopo le scuole, scavallando il confine comunale di Massa perché Casette è da sempre una piccola sorella di quel paesino carrarese, che fin dopo la guerra ha dato tanto lavoro, soprattutto nel suo bacino marmifero.

Federico Benedetti
Con lui, sotto il versante franato, per motivi ancora da accertare e forse addirittura sopra una gru, c’era anche Federico Benedetti, massese, anche lui morto tra le circa 2000 tonnellate di marmo e macerie cadute dall’alto: Benedetti aveva 46 anni e faceva il gruista da decenni, da quando cioè il padre ha fondato la Scaviter, una grande azienda di escavazioni, che poi è fallita. Lavorava da anni per la cava dei fratelli Antonioli, assieme al figlio, Matteo, che lui stesso aveva introdotto nell’ambiente. Giovedì Matteo è andato via da Colonnata alle 12, salutando il padre poche ore prima dell’incidente.

Giuseppe appeso al costone, salvo per miracolo
Gli Antonioli sono cinque fratelli, tre uomini e due donne, titolari di una concessione che adesso è a rischio, dopo le richieste della Cgil provinciale, che ne chiederà la sospensione, per motivi di sicurezza, al sindaco di Carrara Angelo Zubbani. La cava degli Antonioli dà lavoro a diciassette operai. Nell’incidente a Colonnata ci sono anche due feriti: Giuseppe Alberti, 48 anni, originario di Forno, altro paese di montagna che si trova nel Comune di Massa, che ha una moglie e tre figli. Alberti fa l’antichissimo mestiere del tecchiaiolo, colui che si «arrampica» sulle cave e ne controlla lo stato di salute. Così stava facendo giovedì pomeriggio: era stato chiamato per verificare possibili venature e crepe di un costone di monte, probabilmente già indicato come pericoloso. Era imbracato e in sicurezza quando il monte è franato e per questo è rimasto appeso ad una delle pareti e ora è salvo per miracolo: è stato trasportato al pronto soccorso di Massa e successivamente trasferito a Pisa.(Manuela D'Angelo - Corriere)

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA