Vita fraterna e carità: il messaggio dei Fratelli di San Francesco
L'Istituto è nato all'interno della Provincia Lombarda dei Frati Minori Cappuccini. Ed è operativo da oltre trent'anni in regioni
L'origine dell’Istituto Fratelli di San Francesco è datata, nei primi anni ottanta, all’interno della Provincia Lombarda dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Lo stile di vita comunitario era improntato al modello della fraternità evangelica francescana.
ISPIRATI A FRA ALVARO
Il Fondatore, in riferimento alla Regola e Forma di Vita, resta assolutamente San Francesco d’Assisi. In riferimento invece alla specifica identità carismatica dei Fratelli di San Francesco, l’intuizione originaria è attribuita a Fra Alvaro Maria da Casalpusterlengo.
L'IMPORTANZA DELLA VITA FRATERNA
La vita fraterna viene considerata come «lo spazio vitale in cui si realizza il frate minore, il quale si conforma sempre di più a Cristo vivendo la carità che è Dio, meditando la Sacra Scrittura e nutrendosi di Gesù Eucaristia, per essere nella Chiesa e nel mondo un segno dell’amore di Dio per tutti gli uomini». «Essa si fonda sull’amore vicendevole e si propone di essere un segno credibile e una specie di sacramento della nuova condizione dell’uomo, al quale è data da Dio tramite Gesù Cristo la possibilità di amare i fratelli nella verità»
UNA GRUPPO IN CRESCITA
Nell'ancora breve cammino storico trascorso, i Fratelli di San Francesco sono aumentati, a partire dall’anno di fondazione, di circa trenta membri; l'età media, attualmente, si aggira intorno ai quarantasette anni. L'Istituto è sviluppato in Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna e non si è ancora potuto aprire alle Missioni estere: anche per questo motivo, in questo momento, non ha membri appartenenti a nazionalità diverse da quella italiana.
AMORE AUTENTICO
Il primo impegno di apostolato dell’Istituto è quello di testimoniare con autenticità un amore vicendevole trasparente e sincero, nella concretezza della quotidianità, alla luce dell’insegnamento della Chiesa.
PRESENZA DI CARITA'
I frati che vivono la loro consacrazione religiosa senza accedere all’ordinazione presbiterale si impegnano a manifestare una presenza materna di carità verso i confratelli in convento; inoltre prestano un prezioso servizio attraverso la questua, che è anche un mezzo privilegiato di evangelizzazione del popolo di Dio; infine si impegnano, quando è possibile, nella visita agli ammalati e ai carcerati.
DOVE SONO I FRATELLI
L’Istituto conta attualmente poco più di quaranta membri, distribuiti nelle comunità locali: Nogarole Rocca (VR), convento Gabbia di Isola della Scala (VR), santuario B.V. della Comuna Ostiglia (MN), abbazia di Monteveglio a Monteveglio (BO), convento di Cesenatico a Cesenatico (FC), Chiesa di San Martino Secchia a Carpi, Pietrapazza (FC).
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