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Un turismo sostenibile per la custodia della casa comune

Redazione Redazione
Pubblicato il 28-08-2017

La 12ª Giornata nazionale per la custodia del Creato, la 38ª Giornata mondiale del turismo, il 9° pellegrinaggio su «Il Sentiero di Francesco», il 12° Forum dell’informazione cattolica per la custodia del Creato. Quest’anno gli anniversari elencati avranno un’unica sede e un’unica data celebrativa: l’Umbria, dal 31 agosto al 3 settembre (info: www.ilsentierodifrancesco.it). È bastato qualche lustro affinché la consapevolezza generale si qualificasse; il tema uscisse dalla nicchia; si arricchisse di capitoli interdisciplinari. Segno di una attenzione percepita come non più sottostimabile. Parliamo del Creato. Quest’anno, il tradizionale messaggio della Cei (Conferenza episcopale italiana) per il 1° di settembre è firmato congiuntamente dai vescovi di ben tre Commissioni: per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace; per l’ecumenismo e il dialogo; per la cultura e le comunicazioni sociali.



L’evento nazionale sarà ospitato dalla Diocesi di Gubbio e avrà come tema: «Viaggiatori sulla terra di Dio». Il turismo e il viaggio, in particolare, sono due argomenti adatti alla cucitura delle diverse aree. Come ricordano i vescovi nel documento sopracitato, quando esortano a «far crescere un turismo autenticamente sostenibile, capace cioè di contribuire alla cura della casa comune e della sua bellezza», evitando «sprechi di energia, cibo e consumo di suolo» e con un atteggiamento di sobrietà e rispetto per luoghi e culture. «Siamo viaggiatori su una terra che è di Dio - affermano a chiare lettere - e che come tale va amata e custodita». 



La sovrapposizione tra le diverse «Giornate» non è estemporanea. Il 2017 è stato dichiarato dall’Onu, infatti, «Anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo». Perciò il messaggio dei vescovi, per la ricorrenza del Creato, ricorda che a volte «il turismo disegna situazioni drammaticamente contraddittorie nel contrasto tra la povertà di molti e la ricchezza di pochi». In altri casi, invece, realizza «una positiva crescita» nella «convergenza tra la rigenerante contemplazione del bello (naturale e culturale), l’incontro pacificante delle diversità culturali e lo sviluppo economico». Ne deriva sia la necessità di «un’attenzione da parte degli operatori del settore per garantire forme di ospitalità che impattino il meno possibile sull’ambiente» sia l’opportunità di «una certa sobrietà da parte di chi viaggia». 



Avendo «attenzione per le realtà visitate; rispetto per luoghi e cultura, la cui bellezza non può essere snaturata riducendoli ad attrazioni turistiche». Gli stessi concetti si trovano pure nel messaggio per la Giornata mondiale del turismo - «Turismo sostenibile: uno strumento per lo sviluppo» - a firma del cardinale Peter Turkson, presidente del nuovo Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, voluto da papa Francesco. «Quando parliamo di turismo - scrive il porporato - ci riferiamo a un fenomeno di grande importanza, sia per il numero di persone che in esso sono coinvolte (viaggiatori e lavoratori), sia per i numerosi benefici che può offrire (tanto economici quanto culturali e sociali), ma anche per i rischi e i pericoli che in tanti ambiti esso può rappresentare». 



«Se noi - mette in guardia papa Francesco nella sua enciclica Laudato si’ - ci accostiamo alla natura e all’ambiente senza l’apertura allo stupore e alla meraviglia, se non parliamo più il linguaggio della fraternità e della bellezza nella nostra relazione con il mondo, i nostri atteggiamenti saranno quelli del dominatore, del consumatore o del mero sfruttatore delle risorse naturali, incapace di porre un limite ai suoi interessi immediati. (…) La povertà e l’austerità di san Francesco non erano un ascetismo solamente esteriore, ma qualcosa di più radicale: una rinuncia a fare della realtà un mero oggetto di uso e di dominio».

(Massimo Pavanello - incaricato turismo Conferenza episcopale lombarda)



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