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Un Santo popolare: sabato il papa sarà a Pietrelcina, nei luoghi di padre Pio

Redazione Redazione online
Pubblicato il 15-03-2018

Il 5 febbraio del 2016, in occasione dell’Anno Santo straordinario della Misericordia, papa Francesco volle invitare a San Pietro due santi frati cappuccini: Padre Pio da Pietralcina e Leopoldo Mandic. Attraverso la testimonianza di queste due figure di santità, impegnate per tutta la loro vita nel delicato e prezioso compito del sacramento delle confessioni, il Papa desiderava infatti ribadire a tutta la chiesa la centralità per la fede cristiana del mistero della gratuità e generosità dell’amore che Dio dona senza misura ad ognuno che si rivolge a lui con cuore pentito e desideroso di perdono. Il prossimo 17 marzo il Papa ricambierà la visita al primo dei due santi, facendosi pellegrino prima a Pietrelcina, città natale di padre Pio, e poi a San Giovanni rotondo, dove il Santo visse per più di quaranta anni e morì nel settembre del 1968.


Non solo la grande stima nutrita per la santità di padre Pio ha spinto il Papa ad intraprendere questo viaggio, ma anche la ricorrenza quest’anno di un doppio anniversario: i cento anni dalla stigmatizzazione del Santo e cinquanta anni della sua morte. Papa Francesco non sarà il primo papa ad andare a San Giovanni. Anche i due precedenti si fecero pellegrini in quella terra. Il primo fu Giovanni Paolo II, che nel 1987 pregò sulla tomba di padre Pio (atto che dette una notevole spinta al processo di canonizzazione conclusosi prima con la beatificazione del 2 maggio del 1999 e poi con la solenne canonizzazione tenutasi sempre a Roma il 22 maggio 2010), poi nel 2009 fu la volta di papa Benedetto XVI.


Anche per Papa Bergoglio la santità dello stigmatizzato di Pietrelcina costituisce un riferimento da additare alla vita dell’intera chiesa. Indubbiamente la sua venerazione per san Pio non si lega innanzitutto ai fenomeni eccezionali e unici di santità che hanno fatto di lui un santo tanto particolare e speciale quanto invocato e ricercato.


Credo che tra le caratteristiche di vita maggiormente apprezzate da papa Francesco in San Pio vi sia la sua forte e profonda relazione con la fede popolare, un elemento questo strategico anche nel programma pastorale che guida l’attività apostolica del pontefice.


Il Papa è cosciente infatti che la fede semplice della gente non chiede innanzitutto grandi elaborazioni teologiche, ma segni semplici e perciò efficaci nel dare visibilità e credibilità alla presenza amorevole e paterna di Dio. La devozione popolare, fatta di atti rituali con i quali esprimere l’affidamento a Dio, trova sicuramente in San Giovanni Rotondo un luogo ricco e fecondo.


E il Papa conferma che questo incontro con la prossimità di Dio, mediata in particolare dai suoi “santi”, da coloro cioè che con la loro vita rendono più visibile e credibile agli altri la cura paterna di Dio, costituisce una via privilegiata per molti cristiani, la cui semplicità di fede è spesso pari alla profondità della loro relazione con Dio.


Il modo di parlare e di agire da parte del Papa Bergoglio ribadiscono la preziosità di questa via della semplicità, fatta di passione umana e di prossimità alle difficoltà della gente. In Padre Pio il Papa ritrova dunque una conferma e un modello di questa pastorale.


Sebbene a volte con atteggiamenti un po’ bruschi e anche duri, il Santo di Pietrelcina ha costituito e rappresenta ancora una figura di santità alla quale tanti cristiani e uomini di buona volontà si rivolgono per ricevere non soltanto grazie e miracoli ma soprattutto la conversione del cuore, dalla quale nasce poi la consolazione e la speranza.

Pietro Maranesi

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