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Conosco e stimo Sergio Mattarella sin da quando si dimise da ministro della pubblica istruzione per manifestare la sua opposizione alla legge Mammí, da Lui ritenuta incostituzionale ed "ad personam".

Lasció il governo Andreotti ,senza tentennamenti e senza strepiti, ma le poche parole che scrisse:" Una legge incostituzionale" ,non lasciarono spaziio a dubbi ed ambiguità.

Sbaglia chi pensa ad un "Re Travicello", ad un burocrate pronto a firmare qualsiasi norma.

Sicuramente non sará un Presidente mediatico, non comparirá a giorni alterni sulle reti televisive, non abuserá delle sue prerogative.

Nel loro messaggio i frati del Sacro Convento hanno parlato di "Stile francescano" e hanno colto nel segno.

Sobrietà, rigore, ma anche attenzione verso gli ultimi ed i sofferenti sono, da sempre, i tratti distintivi di Mattarella.

La scelta di uscire sulla Panda grigia non era un omaggio al Papa, ma una sua abitudine quotidiana e ,in questo e non solo in questo, sicuramente condivide valori e azioni che stanno ispirando l'azione di Papa Francesco.

I due troveranno una sintonia non occasionale e questo non potrá che essere un bene per chi crede nella ricerca della pace, nel dialogo, nella accoglienza e nella inclusione sociale.

La decisione di recarsi subito alle Fosse Ardeatine rientra in questo stile di vita ; é stato un messaggio tanto silenzioso, quanto efficace contro il terrore, l'odio, il  razzismo, l'antisemitismo.

Ci sará modo e tempo per giudicare i suoi atti da Presidente, ma chi ha vissuto lo "Spirito di Assisi", i grandi incontri tra le religioni, il dialogo tra credenti e non credenti,le marce per la pace da Perugia ad Assisi, non puó che essere felice per la nomina di Sergio Mattarella "Presidente dallo stile francescano".