Sale la disoccupazione: a luglio balza al 12,6%. Mille posti persi ogni giorno
La disoccupazione torna a salire e a luglio balza al 12,6%, in rialzo di 0,3 punti percentuali su giugno e di 0,5 punti su base annua. Lo rileva l'Istat, che ha diffuso i dati provvisori: i disoccupati sono 3 milioni e 220mila, in aumento del 2,2% rispetto a giugnoo (+69mila) e del 4,6% su anno (+143mila).
Viene così cancellata la flessione del mese precedente, con il tasso che si riporta ai livelli di maggio, appena sotto i massimi storici. Timidi segnali positivi arrivano per i giovani: il tasso di disoccupazione della popolazione in una fascia di età tra 15 e 24 anni, a luglio, è pari al 42,9%, in calo di 0,8 punti percentuali su base mensile, ma in rialzo di 2,9 punti nel confronto annuo. Secondo i dati Istat sono in cerca di un lavoro 705 mila under25. Sul totale della popolazione giovane, l'incidenza dei disoccupati è dell'11,8%, in aumento di 0,1 punti percentuali su giugno e di 1,1 punti sul luglio 2013.
Preoccupa invece il dato degli occupati, che a luglio scendono dello 0,2% rispetto a giugno, in calo di 35 mila unità: è come se si fossero 'persi' più di mille occupati al giorno. Si registra una riduzione anche su base annua, con un ribasso dello 0,3% (-71mila). Gli occupati scendono a questo punto a quota 22 milioni 360mila. Il tasso di occupazione, pari al 55,6%, diminuisce di 0,1 punti percentuali sia su base mensile che su base annua. Sempre a luglio, il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,2% rispetto al mese precedente (-28 mila) e
dell'1,1% rispetto a dodici mesi prima (-159 mila). Il tasso di inattività si attesta al 36,3%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,3 punti su base annua.
Il peggioramento complessivo del quadro si compone con il calo dell'occupazione maschile e la stabilità di quella femminile. Il tasso di occupazione maschile, pari al 64,7%, diminuisce di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,1 punti su base annua. Quello femminile, pari al 46,5%, rimane stabile in termini congiunturali mentre diminuisce di 0,1 punti rispetto a dodici mesi prima. Aumentano per entrambi i tassi di disoccupazione.
Se si considera il complesso del secondo trimestre 2014 (aprile-giugno), il tasso di disoccupazione è salito al 12,3%, in aumento di 0,2 punti percentuali su base annua. L'Istat sottolinea a tal proposito le forti disparità territoriali: al Sud la disoccupazione è al 20,3% (+0,5 punti).
Guardando agli occupati, d'altra parte, nel secondo trimestre rallenta l'emorragia con un -0,1% complessivo (-14mila persone), che però si scompone in un +0,3% nel Nord, un +0,8% nel Centro e un -1,5% nel Mezzogiorno (-90mila persone). Per 105mila italiani usciti dalla fascia degli occupati si registrano 91mila stranieri in più, con il tasso di occupazione degli stranieri in crescita al 58,7% contro il 55,4% degli italiani. Tra aprile e giugno, nel confronto tendenziale con il 2013, si rileva che nell'industria in senso stretto l'occupazione è ripartita, mentre è scesa nelle costruzioni e nei servizi. Ancora, "non si arresta la flessione degli occupati a tempo pieno", mentre aumentano quelli a tempo parziale e riprende la crescita dei contratti a termine dopo cinque mesi. (Repubblica)
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