politica

QUIRINALE MATTARELLA E SAN FRANCESCO: ITALIA, TERRA E ABITAZIONE PER TUTTI UOMINI DI BUONA VOLONTA'

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

IL SANTO CHIEDE DI FARCI CARICO DI ESIGENZE ALTRUI

Il 4 ottobre del 1999, festa di San Francesco, è stato il vice presidente del Consiglio di allora, l'on. Sergio Mattarella, a portare il saluto del Governo italiano. Parole francescane quelle che rivolse agli italiani; di seguito un estratto del discorso:


Il messaggio di Francesco va al di là del nostro Paese e sconfina nell'Europa fino al mondo intero, cui Francesco "si è offerto con tutta la sua vita e con le sue semplici ed esigenti parole, tanto da usare, come è riportato dai Fioretti, il termine di patto tra i frati e il mondo. La scelta di povertà fatta da Francesco in un secolo anch'esso avido di godimento, è un messaggio che richiama allo spirito di fraternità, al dovere di farsi carico delle esigenze degli altri; è una risposta all'ansia di rinnovamento e di giustizia che pervade il mondo".  
Ma, ha annotato realisticamente il vice presidente, c'è il rischio che i grandi temi dell'amore, della povertà e della pace, si riducano a ritualità e retorica, a stereotipi, con la convinzione che solo "l'attitudine dei santi può metterli in pratica e che, comunque, si riferiscano ad altri tempi, ad altri ambienti e siano assorbiti dallo stato sociale, dagli organismi internazionali, dalle missioni umanitarie", abbandonando in tal modo la responsabilità personale o delegando la solidarietà soltanto a chi si sente di occuparsene.
"Senza una comune e condivisa etica civile non si può costruire una società equa, radicale, dinamica in tutte le sfere di attività". Concludendo, l'on. Mattarella, si è augurato che la benedizione di Francesco morente sulla città di Assisi: "sia sempre, questa città, terra e abitazione di quelli che ti conoscono e glorificano il tuo nome", possa diventare un impegno per tutti, credenti e non, perché l'Italia diventi terra e abitazione per tutti gli uomini di buona volontà.(Rivista San Francesco)



DI SEGUITO L'ANSA DEL 4 OTTOBRE 1999
MATTARELLA AD ASSISI,SERVE TENSIONE INNOVATIVA NELLE ISTITUZIONI

ASSISI (PERUGIA), 4 OTT 1999 - ''Una forte tensione innovativa nelle istituzioni'' per risolvere i problemi del Paese: e' quanto auspica il vicepresidente del Consiglio, Sergio Mattarella, nel tradizionale ''messaggio all' Italia'' pronunciato ad Assisi nel corso delle celebrazioni della festa di San Francesco.

  Mattarella ha auspicato che la ''tensione innovativa'' dei livelli istituzionali venga ''condivisa e stimolata dall' intera cittadinanza'', poiche' - ha osservato - ''senza una comune e condivisa etica civile non si puo' costruire una societa' equa e solidale''. Mattarella, ribadendo l' attualita' del messaggio francescano, ha ricordato la guerra combattuta fino a poco tempo fa a qualche chilometro di distanza dalle coste italiane ed i conflitti in corso in Cecenia, Daghestan e Timor Est. Siamo - ha continuato Mattarella - ad un passaggio di millennio'' in cui le persone ''rischiano di non essere piu' responsabili delle scelte che le riguardano''. Di qui la sollecitazione ad individuare ''nuove regole sociali e nuovi equilibri''.
Mattarella ha concluso indicando come ''traduzione in termini politici dell'itinerario francescano'' il cammino verso l' unione europea e per la collaborazione con i paesi del Mediterraneo. (ANSA).

 


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