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DOPO AUSCHWITZ, PAPA FRANCESCO ALL'OSPEDALE PEDIATRICO DI PROKOCIM

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

"Vorrei poter stare un po' vicino a ogni bambino malato, accanto al suo letto, abbracciarli ad uno ad uno"

Papa Francesco nel campo di concentramento di Auschwitz, a circa 70 chilometri da Cracovia dove si svolge la Gmg. Il Papa ha varcato l'ingresso del campo di concentramento da solo, a piedi, con il capo chino e in silenzio. "Signore, abbi pietà del tuo popolo! Signore, perdona tanta crudeltà": è il messaggio scritto in spagnolo che Papa Francesco ha lasciato al campo di concentramento di Auschwitz. A diffondere il messaggio del Papa è in un tweet il Museo Memoriale di Auschwitz.

Il Papa nel campo di concentramento si è seduto su una panchina all'esterno. Mani giunte, a tratti anche con il capo chino e gli occhi chiusi, ha pregato da solo in silenzio per diversi minuti. br>
All'interno del campo di concentramento di Auschwitz, Francesco ha incontrato un gruppo di sopravvissuti alla Shoah. Per ciascuno un momento personale con il pontefice, con qualche scambio di parole, strette di mano, abbracci.

Poi, giunto davanti al Blocco 11 di Auschwitz, il cosiddetto 'Blocco della morte', dove si trova anche la cella in cui fu ucciso san Massimiliano Kolbe, ha baciato una delle colonne all'ingresso.

Papa Francesco, lasciato Auschwitz, dal quale è uscito da solo e a piedi, come era entrato, è arrivato al campo di concentramento di Birkenau a pochi chilometri dal primo. Qui sono previsti ancora momenti di silenzio e l'incontro del Papa con venticinque 'giusti delle nazioni', persone che hanno messo a rischio anche la propria vita per aiutare gli ebrei in quel momento di persecuzione.


Accolto dal primo ministro della Polonia, Beata Szydlo, il Papa ha visitato nel pomeriggio l'ospedale universitario di Prokocim, il più grande ospedale pediatrico nel sud della Polonia, che cura ogni anno circa 30mila bambini degenti e 200mila ambulatorialmente. "Vorrei poter stare un po' vicino a ogni bambino malato, accanto al suo letto, abbracciarli ad uno ad uno" ha detto papa Francesco "ascoltare anche solo un momento ciascuno di voi e insieme fare silenzio di fronte alle domande per le quali non ci sono risposte immediate. E pregare". Papa Bergoglio ha anche detto che vorrebbe che "come cristiani fossimo capaci di stare accanto ai malati alla maniera di Gesù, con il silenzio, una carezza, con la preghiera". E ha rinnovato la sua critica alla "società dello scarto", che emargina soprattutto le persone più deboli e fragili, "e questa è una crudeltà". Ha poi ringraziato chi accoglie i piccoli dell'ospedale, "questo - ha commentato - è il segno della vera civiltà, umana e cristiana: mettere al centro dell'attenzione sociale e politica le persone più svantaggiate". Nella cappella dell'ospedale sono conservate alcune reliquie di Giovanni Paolo II.
(Ansa)

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