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PAPA: ERGASTOLO E' PENA DI MORTE VA ABOLITO

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Papa Francesco contesta l’ergastolo, “pena di morte nascosta”, nel denso discorso pronunciato alla Associazione Internazionale di Diritto Penale ricevuta oggi in udienza. “Tutti i cristiani e gli uomini di buona volontà sono chiamati oggi o a lottare non solo per l’abolizione della pena di morte, legale o illegale che sia, e in tutte le sue forme, ma anche al fine di migliorare le condizioni carcerarie, nel rispetto della dignita’ umana delle persone private della liberta’”, ha detto Jorge Mario Bergoglio: “E questo, io lo collego con l’ergastolo. In Vaticano, da poco tempo, nel Codice penale del Vaticano, non c’e’ piu’, l’ergastolo. L’ergastolo e’ una pena di morte nascosta”. 



“Non si cercano soltanto capri espiatori che paghino con la loro liberta’ e con la loro vita per tutti i mali sociali, come era tipico nelle societa’ primitive, ma oltre a cio’ talvolta c’e’ la tendenza a costruire deliberatamente dei nemici: figure stereotipate, che concentrano in sé stesse tutte le caratteristiche che la societa’ percepisce o interpreta come minacciose. I meccanismi di formazione di queste immagini sono i medesimi che, a suo tempo, permisero l’espansione delle idee razziste”. 



“E’ impossibile immaginare che oggi gli Stati non possano disporre di un altro mezzo che non sia la pena capitale per difendere dall’aggressore ingiusto la vita di altre persone”. “Puo’ verificarsi che gli Stati tolgano la vita non solo con la pena di morte e con le guerre, ma anche quando pubblici ufficiali si rifugiano all’ombra delle potesta’ statali per giustificare i loro crimini”, ha detto Jorge Mario Bergoglio. 



“Le cosiddette esecuzioni extragiudiziali o extralegali sono omicidi deliberati commessi da alcuni Stati e dai loro agenti, spesso fatti passare come scontri con delinquenti o presentati come conseguenze indesiderate dell’uso ragionevole, necessario e proporzionale della forza per far applicare la legge. In questo modo, anche se tra i 60 Paesi che mantengono la pena di morte, 35 non l’hanno applicata negli ultimi (dieci, ndr.) anni, la pena di morte, illegalmente e in diversi gradi, si applica in tutto il pianeta”. 



“Gli argomenti contrari alla pena di morte sono molti e ben conosciuti”, ha detto ancora il Papa argentino. “La Chiesa ne ha opportunamente sottolineato alcuni, come la possibilita’ dell’esistenza dell’errore giudiziale e l’uso che ne fanno i regimi totalitari e dittatoriali, che la utilizzano come strumento di soppressione della dissidenza politica o di persecuzione delle minoranze religiose e culturali, tutte vittime che per le loro rispettive legislazioni sono ’delinquenti’”. (La Stampa)

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