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Nigeriano sventa rapina al market e viene assunto

Redazione Ansa
Pubblicato il 19-02-2019

Richard, 30 anni, stazionava davanti al supermercato per dare una mano ai clienti in cambio di qualche spicciolo

Una buona azione che ne ha fatto un eroe. E un risarcimento che rende un piccolo eroe anche chi, di quell’azione, è stato il primo beneficiario. Il primo gesto «eroico» è quello di Richard, trentenne nigeriano che sabato pomeriggio, a Gallipoli, ha inseguito e immobilizzato un rapinatore armato fino a quando non è arrivata la polizia ad arrestarlo.

Il secondo gesto eroico è quello del titolare del supermercato oggetto della rapina, Mauro Gaetani, che ha deciso di assumere Richard come magazziniere. Da domani. «Appena arrivato sul posto – spiega Mauro Gaetani, titolare di una piccola catena di supermercati salentina, la Sisa (6 punti vendita e un centinaio di dipendenti) – ho subito annunciato al ragazzo che lo avrei assunto.

Merita un riconoscimento non solo per il gesto di sabato, ma anche perché è un bravo ragazzo che in questi mesi in cui ha stazionato davanti al supermercato, ha sempre aiutato i clienti, dando una mano a chi la vuole in cambio di qualche spicciolo. E si è sempre fatto voler bene, sia dai clienti che dai dipendenti. Da lunedì, quando avvieremo le pratiche per l’assunzione, sarà uno di noi: lo formeremo perché possa diventare magazziniere».

Sabato pomeriggio Richard – una moglie e 3 figli in Nigeria che non vede da 3 anni, a Gallipoli da qualche mese con regolare permesso di soggiorno – ha fatto molto di più che portare i sacchetti della spesa: quando ha visto un uomo a volto coperto e armato fare irruzione nel supermercato e puntare la pistola (che poi si è scoperto essere caricata a salve), facendosi consegnare 500 euro, è intervenuto senza indugio.

«Lo ha bloccato, disarmato e immobilizzato – spiega il vice questore Marta De Bellis, vice questore, dirigente del commissariato di Gallipoli – con l’aiuto di un’altra persona, come ci ha spiegato lo stesso Richard che abbiamo sentito con l’aiuto di un interprete, poiché non parla bene italiano. Quando siamo intervenuti, ci siamo trovati di fronte a un caso di arresto fatto da un privato cittadino».

Il rapinatore è finito prima al pronto soccorso (perché durante la colluttazione s’è fatto un po’ male) e poi agli arresti. Richard, invece, sta bene. E da lunedì avrà anche un lavoro vero. (Michelangelo Borrillo - Buone Notizie Corriere.it)

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