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Dalla mezzanotte sono in corso combattimenti a Maiduguri, capitale dello Stato del Borno e principale città nel nord-est della Nigeria, area dove imperversano i miliziani della setta islamica Boko Haram. Fonti del governo locale e nazionale, oltre che militari, attribuiscono ai jihadisti l'attacco, iniziato alla periferia della città, nell'area di Njimtilo.


Nelle ore precedenti l'attacco, sono ritornate a casa circa 190 persone,rilasciate da Boko Haram a Bauchi. Gli ostaggi erano stati sequestrati lo scorso 6 gennaio, dopo un attacco dei jihadisti al villaggio di Katarko, nello stato di Yobe, nel nord-est della Nigeria, il più colpito dall'azione della setta islamica dopo Borno e Adamawa. Tra venerdì e sabato sono stati restituiti alla loro comunità, secondo le ricostruzioni di funzionari locali e statali, mentre sono almeno 20 quelli ancora nelle mani di Boko Haram. 


Abdullahi Bego, portavoce del governatore dello Stato di Yobo, ha detto che tra i prigionieri liberati ci sono uomini giovani, donne e bambini. "Sarannopresentate al governo domenica per l'assistenza, perché le loro case a Katarko sono state date alle fiamme, quando i ribelli hanno attaccato il villaggio", ha detto Goni Mali, un leader della comunità di Katarko. Alcune donne rilasciate da Boko Haram hanno dichiarato che i miliziani le hanno lasciate andare per la loro resistenza a seguire le regole del gruppo. "Ci hanno detto: dal momento che avete rifiutato di accettare il nostro insegnamento religioso, andate e seguite i vostri infedeli. E' un ordine", il racconto di una delle donne liberate. (Repubblica)