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Morte dj Fabo, Monsignor Paglia: sconfitta per tutti

Redazione online
Pubblicato il 27-02-2017

Monsignor Paglia: porre fine ad una vita è sempre una sconfitta

"Tutto questo mi rattrista molto. Deve rattristarci tutti, e anche interrogarci": così monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, ha commentato, prima che arrivasse la notizia della morte di dj Fabo. "Ogni volta che si pone termine a una vita, o ci si propone di farlo, è sempre una sconfitta", ha dichiarato monsignor Paglia in un'intervista al Corriere della Sera, "una sconfitta amara: sia per chi dice 'non ce la faccio più" sia per una società che si rassegna all'impotenza".Per l'arcivescovo "la legge non può per sua natura"regolamentare "situazioni così drammatiche" e "il rischio è di creare 'la cultura dello scartò di cui parla il Papa".



Binetti (Udc): in Italia non avrebbe mai ottenuto l'eutanasia

Per la parlamentare dell'Udc Paola Binetti la vicenda di Fabo non aiuta il dibattito in Italia sul testamento biologico. Si tratta di due argomenti distinti tra i quali però vengono fatti pericolosi collegamenti dai giornali di tutto il mondo. "Nessuno intende aprire la porta a questa pratica che va contro il diritto alla vita e non risponde a criteri di solidarietà" ha detto stamane la parlamentare. Infatti anche se la legge sul testamento biologico fosse già stata approvata, Fabo non avrebbe in alcun modo potuto accedere all'eutanasia come è avvenuto in Svizzera».



Gigli (Movimento per la Vita): opera di sciacallaggio

"Ancora una volta l'associazione Luca Coscioni si dimostra un esperto imbattibile nell'opera di sciacallaggio. È sotto gli occhi di tutti il tentativo di sfruttare l'umana tragedia di dj Fabo per condizionare il dibattito parlamentare sul consenso informato e sulle Dat. L'uso strumentale del caso è ancor più evidente se si pensa che, a differenza di quanto avviene in Svizzera, la legge in discussione in Italia avrebbe consentito di lasciar morire dj Fabo di stenti, ossia per disidratazione e denutrizione, e non certo per suicidio assistito farmacologico" afferma il deputato Gian Luigi Gigli (gruppo parlamentare Democrazia Solidale-Centro Democratico), presidente del Movimento per la Vita Italiano.




Scienza & Vita: non si strumentalizzi

"Rispettoso silenzio sul dramma vissuto da Dj Fabo e dalla sua famiglia, con l'auspicio che nessuno voglia strumentalizzare quanto accaduto". Questo il primo commento del giurista Alberto Gambino, presidente di "Scienza e Vita", il cartello promosso dalla Cei che raccoglie le associazioni cattoliche impegnate sul tema della vita. "Non c'entra nulla - spiega all'Agi - la legge sul fine vita, perché il testo non parla di suicidio assistito, ma di utanasia passiva nell'ottica delle dichiarazioni anticipate di trattamento di malati terminali. In questo caso c'entra invece una disabilità gravissima e in Italia vige il principio di solidarietà che si attua con il prendersi cura delle disabilità. In Svizzera invece si privilegia l'autodeterminazione assoluta".

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