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Migranti, il Pentagono: Crisi durerà 20 anni

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Le immagini dello tsunami di disperati che tentano di raggiungere l'Europa, e da ultimo la foto, pugno nello stomaco, del bimbo curdo di 3 anni morto su una spiaggia in Turchia preoccupano ed anche molto il Pentagono. " Si tratta di un grande problema" e tra i vertici militari Usa e Nato sta aumentando la consapevolezza che si tratti " di una vera crisi", anzi, "è trattata come il più notevole problema" discusso nelle riunioni ad alto livello tra i generali dell'Alleanza.Lo ha dichiarato alla Abc il capo degli Stati maggiori riuniti (il più alto ufficiale in grado) il generale Martin Dempsey. Intanto a Bruxelles la Commissione intende aumentare le quote dei rifugiati con sanzioni per i Paesi membri inadempienti.




L'alto commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), Antonio Guterres, ha lanciato un appello per la ripartizione di almeno 200mila richiedenti asilo in Unione Europea e ha sottolineato che tutti i membri dell'Ue dovrebbero avere l'obbligo di partecipare a questo programma. "Le persone che hanno una richiesta di protezione valida (...)

Dovrebbero conseguentemente beneficiare di un programma di ricollocamento di massa, con la partecipazione obbligatoria di tutti gli stati membri dell'Ue. Una stima preliminare sembra indicare il bisogno potenziale di accrescere le opportunità di reinsediamento a 200mila posti", ha scritto Guterres in una nota.



Secondo il generale americano Dempsey "dobbiamo affrontare sia unilateralmente che con i nostri partner questa questione come un problema generazionale, e organizzarci e preparare le risorse ad un livello sostenibile per gestire (questa crisi dei migranti) per (i prossimi) 20 anni". A proposito della drammatica fotografia del bimbo siriano di tre anni morto su una spiaggia della Turchia, Dempsey ha auspicato che quella immagine "abbia un simile effetto a quella del 1995 del mortale attacco con i mortai alla piazza del mercato di Sarajevo, che spinse verso l'intervento della Nato in Bosnia", cioé spinse la comunità internazionale ad agire con maggiore efficacia per trovare una soluzione ad una drammatica emergenza. (Repubblica)

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