LA BASILICA DI SAN FRANCESCO DI ASSISI SI TINGE DI BLU PER SOSTENERE LA RICERCA SULL'AUTISMO
Le persone con autismo devono poter godere degli stessi diritti e delle stesse opportunità di tutte le altre persone, ma senza un concreto aiuto dell’intera comunità ciò è esclusivamente un’enunciazione di bei principi difficilmente esigibili.
Il 2 aprile p.v. è ormai da alcuni anni la GIORNATA MONDIALE PER LA CONSAPEVOLEZZA DELL’AUTISMO; in occasione di tale giornata l’organizzazione Autism Speaks ha promosso l’iniziativa “light it up blue”, al fine di promuovere la ricerca scientifica sull’autismo di cui ancora oggi molto rimane sconosciuto ed avvolto dal mistero.
La nostra realtà territoriale fin dal 2001 ha attiva l’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici, che promuove momenti di sensibilizzazione, formazione per la comunità su questa problematica e in prima persona gestisce nella campagna di Spello un Centro diurno per giovani adulti che hanno tale sindrome; al fine di insegnare a questi giovani delle abilità lavorative da poter spendere nella futura cooperativa, che stanno realizzando per gestire una fattoria sociale e quest’anno promuove la nascita di 2 comitati locali: a Foligno e a Terni.
Le persone con autismo devono poter godere degli stessi diritti e delle stesse opportunità di tutte le altre persone, ma senza un concreto aiuto dell’intera comunità ciò è esclusivamente un’enunciazione di bei principi difficilmente esigibili.
Il 18 marzo u.s. finalmente in Italia è stato approvato all’unanimità in sede deliberante dalla Commissione Igiene e sanità del Senato della Repubblica il Disegno di Legge 344. Un importante traguardo raggiunto con un lavoro durato anni di senatori e senatrici che hanno compreso la gravità sociale dell'autismo. Ora verrà sottoposto all’esame della Camera dei Deputati, che ci si augura approvi subito questo testo, trasformandolo definitivamente in legge dello Stato. “L'autismo è una condizione di particolare necessità, che esige una risposta qualitativa e quantitativa particolare - spiega Carlo Hanau, docente di Statistica medica e di Programmazione e organizzazione dei servizi sociali e sanitari del dipartimento di Educazione e scienze umane dell’Università di Modena e Reggio Emilia – si tratta di una malattia che può essere provocata da molte patologie diverse, note o ancora ignote, ed è sinonimo di gravità, intesa come grave impegno di risorse. I fondi messi a disposizione dagli enti pubblici ci sono, ma manca quella direzione unitaria che può fare la vera integrazione: il Ddl approvato la istituisce”.Dopo la conquista della Linea Guida n. 21 dell’Istituto Superiore di Sanità nel 2011 e dopo le Linee di indirizzo della Conferenza Unificata presso la Presidenza del Consiglio nel 2012, un altro importante traguardo potrà essere raggiunto con l’approvazione dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, prevista sempre nel 2015, con la quale il Governo specificherà anche per le persone con autismo i diritti in vigore in tutto il nostro Paese.
Tutto ciò è un buon inizio ma da solo non basta, aderire alla giornata di consapevolezza del disturbo dello spettro autistico illuminando col blu i monumenti più significativi è la volontà di accendere una luce su questo mondo complesso che di fatto in sé e per sé non esiste perché l’autismo è uno stato d’essere e non una malattia: perciò esistono solo le persone con l’autismo.
Illuminare la facciata della Basilica di San Francesco è quindi un virtuale abbraccio che l’intera famiglia francescana insieme a Francesco stesso da alle persone con autismo e alle loro famiglie, perché in questo abbraccio c’è tutta la nostra volontà, il nostro desiderio di rendere anche le vite di queste persone una fantastica storia in cui più nessuno consideri i “ modi di pensare e comportamenti cosiddetti “strani”, come sono quelli messi in atto, talvolta, dai nostri figli, come “malattie da normalizzare”,bensì come arricchimento culturale: elemento identificativo essenziale di persone a cui dev’essere riconosciuto e garantito il pieno diritto ad apprendere, ad agire, partecipare, decidere… In una sola parola a “pensare e gioire” della vita, proprio come Francesco ci ha insegnato.
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