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Il papa in Lituania "suggella" il Cortile di Francesco: "Ospitiamo le differenze, generiamo ospitalità"

Redazione
Pubblicato il 23-09-2018

Durante il suo viaggio apostolico in Lituania, papa Francesco ha voluto ricordare come "per mezzo del dialogo, dell’apertura e della comprensione le differenze possono trasformarsi in ponte di unione tra l’oriente e l’occidente europeo.

Il suo intervento ha così "suggellato" la quarta edizione del Cortile di Francesco appena conclusasi, attraversando l'Europa e arrivando fino ad Assisi.

"Le parole del papa - dichiara padre Enzo Fortunato, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento - sembrano suggellare il Cortile di Francesco 2018, sintetizzandone la riflessione e indicando il cammino davanti a noi". 

IL PAPA IN LITUANIA

“Non sappiamo come sarà il domani - ha detto il Papa nel corso del suo viaggio apostolico in Lituania - quello che sappiamo è che ad ogni epoca compete conservare l’anima che l’ha edificata e che l’ha aiutata a trasformare ogni situazione di dolore e di ingiustizia in opportunità, e conservare viva ed efficace la radice che ha prodotto i frutti di oggi. E questo popolo ha un’anima forte che gli ha permesso di resistere e di costruire!”.

 

Francesco loda lo spirito accogliente del popolo lituano. Tutti sono vissuti insieme e in pace “fino all’arrivo delle ideologie totalitarie che spezzarono la capacità di ospitare e armonizzare le differenze seminando violenza e diffidenza. Trarre forza dal passato significa recuperare la radice e mantenere sempre vivo quanto di più autentico e originale vive in voi e che vi ha permesso di crescere e di non soccombere come Nazione: la tolleranza, l’ospitalità, il rispetto e la solidarietà”.

 

In un mondo in cui si arriva a strumentalizzare “l’insicurezza e i conflitti” o si vuole  “garantire la sicurezza e la sussistenza di una cultura” cercando “di eliminare, cancellare o espellere le altre, voi lituani avete una parola originale vostra da apportare: ospitare le differenze. Per mezzo del dialogo, dell’apertura e della comprensione esse possono trasformarsi in ponte di unione tra l’oriente e l’occidente europeo. Si  ama tanto più efficacemente il prossimo - ha detto ancora il Papa citando Benedetto XVI - quanto più ci si adopera per un bene comune rispondente anche ai suoi reali bisogni”.


La Lituania - ha concluso Francesco - continui “a generare ospitalità: ospitalità verso lo straniero, ospitalità verso i giovani, verso gli anziani - che sono la memoria viva - verso i poveri, in definitiva, ospitalità al futuro”.


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