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Il 21 marzo a Locri e in 4000 luoghi d’Italia

Redazione online Libera Informazione
Pubblicato il 14-03-2017

“Non poteva esserci luogo più indicato che la Locride per questa giornata. Questa è una terra che ha sofferto e soffre. Questa terra è ancora bagnata di sangue e la Chiesa non può che stare vicino a chi soffre, ai familiari delle vittime innocenti. La Locride piange ancora i suoi figli”. Così ha aperto la conferenza stampa Monsignor Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace, nel Centro Pastorale presso la Chiesa Cattedrale di Locri, dove sabato 21 gennaio è stata presentata la XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico in collaborazione con la Rai, che quest’anno si svolgerà martedì 21 marzo 2017 a Locri.

“La Città di Locri- ha aggiunto Don Ennio Stamile, coordinatore regionale Libera- è stata scelta per ricordare le vittime innocenti delle mafie non solo perché c’è stata una richiesta dai familiari, dal territorio e dal vescovo ma anche perché ci è sembrato giusto che in un territorio che soffre in maniera particolare per la presenza della ‘ndrangheta, si dia un messaggio di speranza e si evidenzi che proprio in questo territorio si sta lavorando per il cambiamento”.

“Luoghi di speranza, testimoni di bellezza” è il tema che accompagnerà la giornata, la cui “piazza” principale sarà Locri, ma che si svolgerà, simultaneamente,in oltre 4000 luoghi diffusi in ogni parte d’Italia e in alcuni luoghi dell’Europa e dell’ America Latina, dove la Giornata verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime con momenti di riflessione e approfondimento.

Come sempre la “Giornata” sarà preceduta in tutta Italia da una fitta rete d’incontri nelle scuole e in altri luoghi pubblici, affinché non venga vissuta come un evento fine a se stesso, ma come tappa di un impegno da alimentare ogni giorno dell’anno.

A sottolineare – non solo simbolicamente – che per contrastare le mafie e la corruzione occorre sì il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una comunità solidale e corresponsabile, che faccia del “noi” non solo una parola, ma un crocevia di bisogni, desideri e speranze. Volti di un Paese magari imperfetto, ma pulito e operoso, che non si limita a constatare ciò che non va, ma si mette in gioco per farlo andare.

Il 21 marzo 2016 più di 350.000 persone si sono ritrovate insieme in migliaia di piazze, scuole, parrocchie e associazioni in tutta Italia per partecipare alla Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Il racconto di quella giornata in 23 minuti di immagini,silenzi,emozioni e parole per testimoniare l’abbraccio sincero ai familiari delle vittime innocenti delle mafie.

Il documentario 21marzo socialday è un lavoro collettivo e partecipato, unendo le voci da tutta Italia, raccontando le storie e le emozioni dei partecipanti. Un racconto che ci avvicina al prossimo 21 marzo che si svolge a Locri e in 4000 luoghi d’Italia. (Articolo21.org)


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