attualita

I conventi chiudono, ma c'è chi non molla. L'eroica resistenza dei frati

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Resistono a volte strenuamente per continuare quella missione nata sotto il segno di Francesco da decine di anni. Sono amati. apprezzati, stimati da credenti e non, nelle realtà dove risiedono. Ma il destino di molti frati che potremmo definire "eroi" del nuovo millennio spesso è segnato. Sono in pochi e costretti a lasciare il convento pera vivere una vecchiaia tranquilla presso una struttura limitrofa, accanto ad altri frati, magari più giovani ed energici.



IL CASO DI LUGANO

L'ultimo caso in ordine di tempo è quello di Lugano. Lì i Cappuccini vivevano da 366 anni per la precisione. Ma presto lasceranno il convento in Salita dei Frati per andare a vivere in altre strutture nel Cantone. Al momento i frati sono 6, ma ormai non ci sono più la forza, né le energie finanziarie per supportare la loro permanenza nel convento.

QUATTRO SECOLI DI STORIA A ROVERETO

A Rovereto, in Trentino Alto Adige, i cappuccini erano rimasti in quattro e hanno lasciato il convento dopo 408 anni di storia. Era il 1606 quando i primi frati, dopo l’espulsione dai territori della Serenissima, furono accolti dagli alensi e fondarono una piccola comunità religiosa. Il convento fu distrutto dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale e ricostruito nel 1948, accanto alla vecchia chiesa e al vecchio campanile.



BRESCIA PAGA LA FUSIONE DELLE PROVINCE

Ha chiuso i battenti anche il convento francescano di San Gaetano di via Callegari a Brescia. I tre frati rimasti sono andati via a inizio agosto. Scompare così una realtà profondamente legata alla storia della città: la prima fondazione francescana a Brescia risale al 1219. Da alcuni anni, in seguito alla crisi delle vocazioni che colpisce ogni ordine religioso, la Provincia dei frati lombardi sta portando avanti un’opera di unificazione, perciò nel 2016 i frati minori del nord Italia saranno riuniti in un’unica provincia contro le sei presenti oggi.

ADDIO AI FRATI DI PONTREMOLI

Anche Pontremoli, in provincia di Massa Carrara, vede svuotarsi il convento, dimora di tre cappuccini, molti noti nella cittadina per l'assistenza spirituale, l'amministrazione dei sacramenti, l'assistenza dei malati in ospedali. L'incontro con il Superiore della provincia dell'Emilia Romagna, in cui ricade Pontremoli, ha segnato il destino dei tre francescani che saranno collocati in un altro convento limitrofo. La cittadina contava da quattro secoli la presenza dei frati.

DIFFICOLTA' IN IRPINIA E NEL TORINESE

In Irpinia, sono in bilico i frati minori del  convento di Sant'Egidio, nel comune di Montefusco. La struttura è stata fondata da San Francesco d'Assisi durante un suo passaggio tra le province di Avellino e Benevento. Altra situazione in bilico è quella dei frati di Chivasso, in provincia di Torino. Tra un anno è previsto il Capitolo provinciale che segnerà il futuro di Fra’ Carlo, Fra’ Luca e Fra’ Stefano. Gelsomino Del Guercio

 

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA