PAPA: ENCICLICA AMBIENTE INTITOLATA 'LAUDATO SII'
(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 30 MAG - "Laudato si'" preso
dal 'Cantico delle creature' di san Francesco: sarebbe questo il
titolo scelto dal Papa per la sua enciclica sull'ambiente. Un
nuovo omaggio, dopo averne assunto il nome, primo Papa nella
storia, al santo d'Assisi. Lume per il pontefice argentino non
solo dunque per la sua attenzione alla povertà ma ora anche per
l'amore con cui il 'poverello' guardava al creato.
A rivelare il molto probabile titolo è stato oggi il
direttore della Libreria Editrice Vaticana, don Giuseppe Costa.
La lettera enciclica "sulla cura della casa comune" dovrebbe
essere pubblicata entro la metà di giugno. "Sono tanti gli
editori all'estero che sono già interessati alla pubblicazione
dell'enciclica nei loro Paesi", ha aggiunto don Costa, oggi a
Napoli per ritirare un premio a nome della casa editrice
vaticana, proprio per un libro dedicato alla custodia del
creato.
Se verrà confermato il titolo, Papa Francesco rende un nuovo
tributo anche alla lingua italiana, che lui ha privilegiato nei
discorsi fin dai primi giorni del pontificato. "Laudato si'" è
infatti il motivo ricorrente del Cantico delle Creature, la
preghiera più conosciuta scritta da san Francesco, ma anche il
testo poetico più antico della letteratura italiana. Secondo la
tradizione fu infatti scritto dal santo umbro, che usò per
questo il cosiddetto 'volgare', due anni prima la sua morte
avvenuta nel 1226. In linea generale le encicliche del passato
hanno invece un titolo in lingua latina.
Grande attesa dunque per l'enciclica sull'ambiente di
Bergoglio, la seconda dopo la 'Lumen Fidei', che però aveva
'ereditato' da Benedetto XVI.
Il tema dell'ambiente è molto caro al Papa argentino che
associa la mancata custodia del creato a quella "cultura dello
scarto" che crea emarginazione e povertà. E quindi è da
attendersi un nuovo richiamo alla necessità di mettere in campo
nuovi modelli di sviluppo, diversi modi di concepire l'economia,
che abbiano al centro la persona. Nel suo messaggio il giorno
dell'inaugurazione dell'Expo a Milano Papa Francesco era stato
chiaro: la "grande sfida" per l'umanità del ventunesimo secolo è
"smettere finalmente di abusare" dell'ambiente, perché tutti
possano mangiarne i frutti.
Della sua enciclica il Papa ha parlato recentemente in un
incontro privato con il segretario generale dell'Onu Ban Ki
Moon. Ancora una volta il Papa infatti avrebbe 'sconvolto' gli
schemi non limitandosi alla consultazione dei cardinali o degli
'uffici' vaticani competenti ma confrontandosi anche con teologi
ed esperti al di fuori delle Mura leonine. Uno di questi è il
teologo Leonardo Boff, tra i padri della teologia della
liberazione, che ha inviato a Roma una grande quantità di
materiale. "Me lo ha chiesto il Papa", aveva lui stesso
confidato qualche mese fa. (ANSA).
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