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Europee: La Lega vola e "doppia" M5s, Pd secondo a 22.7

Redazione Ansa - Daniel Dal Zennaro
Pubblicato il 27-05-2019

Siti cattolici plaudono all'affluenza alle urne

La Lega di Matteo Salvini, come da sondaggi pre-elettorali, ma oltre ogni previsione, è il primo partito con un consenso al 34,3%. Ipotizzato dai sondaggi, ma anch'esso oltre ogni previsione, il tracollo del M5s, praticamente "doppiato" dall'alleato di governo. Il secondo posto va al Pd di Nicola Zingaretti che arriva al 22,7%. Il Movimento viene scavalcato in modo clamoroso e si ferma 17. Male Forza Italia, con Berlusconi di nuovo eletto, ma il suo partito non va oltre uno striminzito 8,8%, tallonato da Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, altra vincitrice di questa tornata, che sale oltre il 6,4%.



SOGLIA DEL 4% MIRAGGIO PER TANTI

Nessun altro partito avrà rappresentanti a Strasburgo. C'era da superare la soglia di sbarramento del 4% necessaria ad accedere al Parlamento europeo, solo +Europa di Emma Bonino (in lista con Italia in Comune) ha coltivato per qualche ora della notte una timida speranza, per poi assestarsi poco oltre il 3%. Delusione cocente per i Verdi di Angelo Bonelli (2,3%), che non sfruttano l'onda ambientalista che viene dalla Germania, e La sinistra di Nicola Fratoianni (1,7%), nonché le altre liste che si sono presentate agli elettori. Delusione cocente anche per il Popolo della famiglia di Mario Adinolfi (poco oltre lo 0,4) e i Popolari per l'Italia di Mario Mauro ( 0,3%). Si ferma anche Casapound (poco oltre lo 0,3), va meglio il partito animalista che raggiunge il 0.6, comunque lontanissimo dalla soglia.



IL RAFFRONTO CON LE POLITICHE DEL 2018...

Nel raffronto con le elezioni per il Parlamento italiano del 4 marzo 2018, poco più di un anno fa, un'affluenza più elevata (72,94%), sembra passata un'era geologica M5s era primo con il 32,68%, il Pd secondo con il 18,76, la Lega terza con il 17,35, Forza Italia quarta con il 14%, Fratelli d'Italia al 4,35.



... E CON LE EUROPEE DEL 2014

Il confronto con le elezioni europee del 2014, invece, restituisce il ribaltamento totale avvenuto in appena 5 anni: allora il Pd dell'ex premier Matteo Renzi fu primo con il 40,82%, M5s secondo con il 21,16%, Forza Italia terza con il 16,83%, la Lega quarta con il 6,16, Fratelli d'Italia al 3,63%.



I NUOVI EQUILIBRI POLITICI

La maggioranza giallo-verde (che in realtà era tale solo nel numero dei seggi ottenuti in Parlamento, mentre per consensi raggiungeva il 49 per cento) per la prima volta ottiene anche la maggioranza dei voti complessivi, in quanto se il M5s racimola, grosso modo, gli stessi voti che la Lega aveva solo un anno fa, il boom del Carroccio porta il partito di Salvini ben oltre la percentuale ottenuta alle Politiche da Grillo e Di Maio, e insieme i due partiti alleati - a parti clamorosamente invertite - ora valgono il 51.4 per cento. Ma è significativo il superamento di un'altra quota psicologica importante per l'asse potenziale Lega-Fdi, che insieme fanno 40.8 per cento, costituendo da oggi in poi una possibile alternativa, per Salvini. Mentre il centrodestra tradizionale, compresa Forza Italia, raggiunge esattamente il 50 per cento, e anche questo è un dato che peserà nei futuri scenari. (Angelo Picariello – Avvenire)



In Europa ha vinto l’affluenza

Comunque vada a finire riguardo ai risultati definitivi e ai seggi, su cui ci sarà tempo di ragionare a bocce ferme, in attesa che le prime proiezioni trovino conferma o smentita, una cosa ragionevolmente certa si può già si può dire: questa volta, in Europa, almeno non ha vinto l’astensione. Gli europei sono andati a votare significativamente più numerosi di quanto non abbiano fatto nelle tornate elettorali più recenti.



Stando ai dati diffusi dal portavoce capo del Parlamento Europeo Jaume Duch Guillot, a Bruxelles. sull'affluenza alle elezioni europee "per l'intera Ue sono i più alti almeno da vent'anni. Questo costituisce il primo aumento molto significativo per la prima volta da quando le prime elezioni europee hanno avuto luogo, nel 1979. La stima dell'affluenza per 27 Stati membri, incluso il Regno Unito, dovrebbe attestarsi tra il 49 e il 52%. Nel 2014 l'affluenza al voto nell'Ue a 28 era stata del 42,54% e del 43% nel 2009".




Se la stima, relativa all’affluenza definitiva fornita dal Parlamento sarà confermata, l'aumento dell'affluenza rispetto alle precedenti elezioni starebbe in una forbice tra +6,5 e +9, punti percentuali. Questo significa che si è invertito per la prima volta il trend da quando esiste l’Unione e il valore assoluto dell’affluenza porta indietro al 1999, quando andò a votare il 49.5%. Particolarmente significativo il dato della Germania le cui proiezioni fanno segnare il 60% di votanti tra gli aventi diritto, se fosse confermato sarebbe il dato più alto dalla caduta del muro di Berlino. (Famiglia Cristiana)


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