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Immaginate una pubblica amministrazione senza carta: più rapida, efficiente, interconnessa. Una pubblica amministrazione dove non esistano più fax, fotocopie, moduli in triplice copia. A misura di clic, e di cittadino.

Non ci siamo ancora, ma ci stiamo avvicinando a grandi passi. E abbiamo scoperto una cosa: che la dematerializzazione, così si chiama la rivoluzione dei computer negli uffici, porta con sé risparmi e meno inquinamento. Quanto? A calcolarlo ci ha pensato Fpa, la società che da 26 anni organizza Forum Pa, appuntamento che fa incontrare pubblica amministrazione, imprese, mondo della ricerca e società civile. Fpa ha analizzato risparmi reali e potenziali di cinque settori dove si sta cercando di eliminare la carta: fatturazione elettronica, certificati medici online, ricette mediche elettroniche, fascicolo sanitario elettronico e processo telematico. 

Guardate qui sotto. È la vista che avreste stando in piedi sulla risma di fogli di carta che si eliminerebbe. Si tratta di 1 miliardo e 935 milioni di fogli che, impilati, formerebbero una colonna di carta alta 812 chilometri. Quell’oggetto volante che vedete è Envisat, il satellite dell’Agenzia Spaziale Europea che monitorava l’ambiente terrestre. Oggi gironzola dalle parti dell’esosfera, ma ha smesso di comunicare i suoi dati. In realtà si trova leggermente sotto la vostra posizione, perché dovrebbe trovarsi a quota 800.000 metri, chilometro più chilometro meno.

Se invece volete sapere quanto peserebbe la carta eliminata, l’Fpa parla di qualcosa come 8700 tonnellate. Per avere un’idea delle proporzioni, pensate di trovarvi davanti a un cubo di acciaio alto tre piani di un palazzo e largo 10,3 metri. Ecco, voi siete quell’omino qui sotto.

Se poi volessimo parlare di spazi, pensate al risparmio in termini di archivi. La pubblica amministrazione da sempre affitta enormi hangar sparsi per il Paese per riuscire a conservare i milioni di documenti e atti che produce ogni secondo. Eliminare la carta dai cinque settori presi in considerazione significherebbe eliminare un numero enorme di archivi che, messi in fila, raggiungerebbero la lunghezza di 144 chilometri. Appena cinque in meno della distanza che c’è tra Genova e Milano.

Ma eliminare la carta non significa solo recuperare spazio e salvare foreste. Far circolare documenti vuol dire anche produrre CO2, l’anidride carbonica. Volete sapere quanto? 9570 tonnellate. In pratica è come se una sfera alta duecento metri si “mangiasse” l’edificio più alto d’Italia, il nuovissimo grattacielo Unicredit di Milano (alto 231 metri).

Ovviamente eliminare la carta significa anche rendere più efficiente l’intero sistema e risparmiare denaro. Secondo Fpa la dematerializzazione di fatture, ricette mediche, certificati e processi porterà a un risparmio di 3 miliardi e 210 milioni di euro.