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Così cambierà la sanità, al via le cure per 110 malattie rare

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Eterologa rimborsata in tutte le Regioni, Lombardia compresa. Accertamenti gratuiti per i celiaci, scooter a quattro ruote per i disabili, 110 nuove malattie rare curabili a carico dello Stato. E poi, ancora: epidurale anche per le donne che partoriscono naturalmente, screening neonatali, vaccinazioni gratuite ovunque per varicella, pneumococco, meningococco e papilloma virus. Ma anche disincentivi se il numero dei cesarei supera la soglia di guardia e, soprattutto, stop alle analisi inutili, fatte tanto per farle, che lo Stato Pantalone fino ad oggi pagava e da domani non rimborserà più.

Benvenuti nei nuovi Lea, i livelli essenziali di assistenza in stand by da ben 14 anni e che con il via libera dell’Economia in tasca il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, presenterà mercoledì della prossima settimana alle Regioni. Che in verità lanciano segnali poco rassicuranti, perché se il nuovo librone delle oltre seimila prestazioni mutuabili costerà alla fine “solo” 460 milioni in più del precedente, è anche vero che i Governatori hanno già manifestato la volontà di rinunciare ai due miliardi di aumento del Fondo sanitario previsti dal Patto della salute. Mossa resa a loro giudizio necessaria dai 4 miliardi di tagli inferti ai bilanci regionali dalla Legge di stabilità, ma che rischia ora di lasciare gli assistiti senza rimborsi per prestazioni importanti attesi da anni.

Insomma, dire no ai Lea dopo il lasciapassare dell’Economia sarebbe alquanto impopolare e su questo punta la Lorenzin per smuovere le Regioni. Che magari potrebbero decidere di far pulizia nei loro bilanci extra-sanitari, dove abbondano spese per politica, consulenze e partecipate.

Stop agli accertamenti inutili 

Di accertamenti diagnostici di ultima generazione e nuove analisi di laboratorio ne entreranno parecchi, visto che la maggiore spesa è quantificata in un miliardo e mezzo di euro. Anche se si tratta di prestazioni già rimborsate in alcune regioni. Ma usciranno tutta una seria di accertamenti ritenuti oramai obsoleti per il valore di un miliardo.

La grande novità è però la stretta sule prestazioni “inappropriate”. Per una sere di accertamenti, tipo Tac o risonanza, si indica quando è utile e rimborsabile e quando no, così come si è fatto con farmaci. Tipo: la risonanza per accertare la rottura del menisco ad un ultraottantenne la paghi. Per 160 accertamenti dei quali si fa maggiormente uso e abuso i medici dovranno indicare la diagnosi o la patologia sospettata e le prescrizioni dovranno essere coerenti con questa. Pena controlli delle Regioni che potrebbero portare a sanzioni.

Per mettere il freno al consumismo sanitario i Lea introducono poi il meccanismo “reflex”. Tradotto: in caso di più accertamenti i successivi restano a carico dello Stato solo se il primo indica che è necessario farli. Ad esempio l’antibiogramma si fa se l’urinocultura indica che ci sono problemi, gli ormoni tiroidei solo se i valori del Tsh sono sballati, e così via.

Assistenza integrativa e protesica 

I nefropatici cronici non dovranno più pagare di tasca propria i prodotti dietetici a basso contenuto di proteine e quelli addensanti. Ausili informatici e per la comunicazione di persone disabili con gravissime limitazioni non saranno finalmente più a pagamento, così come gli apparecchi acustici per chi ha seri problemi di udito. E poi, ancora: apparecchi per l’incentivazione dei muscoli respiratori, la barella per doccia, le carrozzine con sistema di verticalizzazione, lo scooter a quattro ruote, il kit di motorizzazione universale per carrozzine, i sollevatori fissi e per vasca da bagno, i sistemi di sostegno nell’ambiente bagno (maniglioni e braccioli),i carrelli servoscala per interni. Tutti ausili spesso a pagamento per i disabili. Anche se per risparmiare è previsto anche il riutilizzo di quelli più datati e una revisione delle tariffe d’acquisto.

Ricoveri 

Molti ricoveri ordinari dovranno trasformarsi in soste di mezza giornata in ospedale sotto forma di day hospital o day surgery se non in ambulatorio.

Tra le new entry invece lo screening neonatale, l’analgesia epidurale anche per i parti naturali e l’eterologa, rimborsabile ad oggi solo in alcune regioni ma, di fatto, ferma al palo quasi ovunque per carenza di donatori. Problema al quale il Ministero giura si metterà fine con i nuovi meccanismi di tracciabilità di seme ed ovociti che dovrebbero vedere la luce a breve.

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