Cortile di Francesco, Avati: Umanità è il prossimo
L’umanità sarà il tema principale dell’evento il “Cortile di Francesco” che si svolgerà ad Assisi dal 23 al 27 settembre. Tra le numerose personalità della società civile, della cultura, della politica e dell'arte che parteciperanno a questi cinque giorni, ci saranno anche Pupi Avati e Massimiliano Fuksas. “L’umanità è non fare ad altri – sottolinea l’architetto italiano - quello che non vorresti venisse fatto a te” mentre il maestro Avati commenta: “la parola umanità significa, per tutti credo, ma soprattutto per chi ha già vissuto molti anni della sua esistenza, le tante persone che ti sono state vicine nel tempo e con le quali hai scambiato un’avventura complicata, ma anche meravigliosa, come la vita”. L’umanità per il Maestro coincide con “il prossimo, coniugato – continua Avati - in tutte le sue più diverse declinazioni: perché lo è quando la persona che ami ti è vicina, ma lo è anche nella persona che incontri per strada e ha bisogno del tuo aiuto. L’umanità è addirittura in colui che fa di tutto perché il tuo percorso non sia pianeggiante o rassicurante”. Un assaggio dello spirito che animerà le conferenze e i workshop inseriti nel programma ricco di eventi con ben 48 incontri, due concerti e 90 relatori. “È Publio Terenzio Afro – sottolinea padre Enzo Fortunato, direttore della sala stampa del Sacro convento di Assisi - a regalarci una delle prime definizioni della parola umanità. Uno dei concetti più nobili della nostra civiltà, quasi a volerci indicare la necessità di essere cordiali, benevoli, affabili con gli altri. Un’umanità che trova le sue radici nel nome “Adam” – il primo uomo – che in greco significa tutto l’universo”. Un'umanità che ad Assisi “si ritrova – continua padre Enzo - per diventare fraternità. Francesco d'Assisi l'aveva capito bene e lo ‘teorizza’ nel Cantico delle Creature dove ogni cosa non ci è estranea, non è ‘aliena’ ma ci appartiene”. Alla manifestazione tra gli altri saranno presenti Zygmunt Bauman, Stefano Rodotà, Moncef Ben Moussa (direttore Museo del Bardo di Tunisi),Santiago Calatrava, Massimo Cacciari, Philippe Daverio, Giampiero Massolo e le testimonianze di Gino Strada, Alex Zanotelli e Andrea Iacomini per citarne alcuni. L'ingresso a tutti gli eventi è gratuito.
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