attualita

Giovani e Cappuccini, un mix ormai rodato a Penne in provincia di Pescara. E' qui che ha sede la Pastorale Giovanile e Vocazionale dei Frati Cappuccini d'Abruzzo. Ad ospitarla è il Convento Natività di Maria Santissima con la doppia funzione di Centro Pastorale e Casa di Accoglienza.

SETTE SECOLI DI STORIA

La presenza dei frati cappuccini in Abruzzo è di lungo corso. Il primo convento fu fondato a L'Aquila intorno alla metà del 1500. Fondatore del primo convento aquilano, intitolato a san Giuseppe sposo di Maria Vergine, fu padre Matteo Silvestri da Leonessa, che è ritenuto anche iniziatore della provincia cappuccina dell'Abruzzo. Negli ultimi anni la profonda spiritualità dei frati è stata sempre più affiancata dalla presenza dei giovani, che grazie alla Pastorale si sono avvicinanti a Gesù e a Francesco.

 

NELLE MANI DEL SIGNORE

Il "motto" dei cappuccini è semplice: «Se nel tuo cuore, come in quello di Francesco d'Assisi,

risuona la domanda: "Signore, cosa vuoi che io faccia" e desideri dare una risposta..."regalati" giorni di grazia. Vieni e...noi ti accoglieremo».

NEL SILENZIO DI UNA CELLETTA

Avvicinarsi alla Pastorale abruzzese significa compiere un'esperienza spirituale a trecentosessanta gradi, partecipando ai suoi momenti di preghiera liturgica, al suo lavoro e alla gioia dei fratelli che vivono insieme. «Potrai accogliere momenti di interiorità e di incontro con Dio nel silenzio di una celletta...Ascoltare la Parola di Dio che ti ha fatto uscire dal quotidiano per condurti nel deserto e parlare al tuo cuore...Parlare con un fratello per comprendere quello che Dio opera in te...Riconciliare il cuore per ritrovare la pace con Dio e con i fratelli…»

 

CONTESTO SEMPLICE E ACCOGLIENTE

In questo contesto di vita fraterna, semplice e accogliente, «in questo luogo silenzioso che favorisce la preghiera, l'ascolto - spiegano i frati - il dialogo fraterno e l'operosità a servizio del Signore e del mondo giovanile…potrai sentirti ascoltato e rispettato, capito e incoraggiato a scoprire e vivere con responsabilità e con gioia, quanto il Signore ti sta chiedendo».

Gelsomino del Guercio