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Calabrò, Huffington Post: Martel e il libro inchiesta sulla lobby gay in Vaticano

Maria Antonietta Calabrò
Pubblicato il 21-02-2019

L'uscita saràin contemporanea nei cinque continenti, 20 edizioni, in 8 lingue, giovedì 21 febbraio, proprio mentre il Papa apre a Roma un vertice mondiale per contrastare la pedofilia clericale. L’autore di questo libro-inchiesta Fredric Martel ha dichiarato di voler aiutare Papa Francesco a non essere messo in trappola dai conservatori, ma in realtà fornisce abbondante materiale per sostenere la tesi dell'ex nunzio Carlo Maria Viganò sul fatto che gli abusi sessuali ecclesiastici sono dovuti proprio alla “gabbia” gay (non semplice lobby, visto che secondo Martel sarebbe assolutamente maggioritaria).


Ci sono stati altri pamphlet su questa lunghezza d'onda (già nel 1999, "Via con il Vento in Vaticano", poi più recenti "Lussuria" e "Peccato originale"). Ma la differenza è che "Sodoma" sarà un libro “mainstream”, un libro di tendenza per tutto il mondo.



Con uno scopo dichiarato dall’autore (attivista dei diritti gay e Lgbt): "Il Vaticano è l'ultima roccaforte gay “da liberare” nell’anno in cui si celebrano i cinquant’anni dei moti di Stonewall negli Stati Uniti", cioè gli scontri violenti di New York, di fine giugno 1969.

 

La Chiesa, secondo Martel, è diventata una societ
à "sociologicamente omosessuale", o meglio il Vaticano, dopo una selezione della classe dirigente (vescovi e cardinali) per cui l'omosessualità diventa la regola e l'eterosessualità l’eccezione, l'unico Stato-gay al mondo.

"Sodoma" è un libro disturbante, che dice e non dice, fa intuire quello che non può dimostrare, allude, fa scorrere il "veleno gaio" di cui scriveva il poeta francese Rimbaud, o meglio "il terrorismo delle chiacchiere" di cui non si stanca di parlare Papa Francesco.


Il libro ha l'ambizione di rifare la storia di almeno tre Pontificati e di alcuni snodi della storia del Novecento, letti attraverso il prisma dell'omosessualità delle alte gerarchie. Ma senza prove sostanziali.
Anche il metodo utilizzato dal giornalista francese per scrivere il libro è singolare. Tra i millecinquecento intervistati ci sono infatti 40 di cardinali (un terzo del Collegio di un futuro Conclave) che si sono prestati a parlare con l'Autore, dichiaratamente gay e che però in un'intervista pubblicata a Parigi il 15 febbraio ha dichiarato di non averli avvisati dello scopo del libro.


Intanto la destra cattolica “americana” ha iniziato ad usare la “questione omosessuale”, alimentata dall’uscita di “Sodoma”, per appannare il vertice vaticano sugli abusi sessuali sui minori, cioè il vertice sulla pedofilia   

Alcuni degli “intervistati” hanno già fatto sapere di averlo sì incontrato, ma in occasioni pubbliche, e di essersi limitati ad ascoltare le sue tesi sulla “Chiesa-gay”. Avrebbe agito insomma un po' come "agente sotto copertura", "agente provocatore" e sarebbe riuscito nel suo intento, perché "gay " e "straniero", cioè non italiano. Maria Antonietta Calabrò, Huffington Post


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