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Addio a Elio Toaff, il rabbino più amato. Ad Assisi la sua preghiera per la pace

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

E' morto nel pomeriggio Elio Toaff, rabbino capo della Capitale dal 1951 al 2001, quando aveva lasciato l'incarico. Avrebbe compiuto 100 anni il prossimo 30 aprile, ed è stata senza dubbio la figura più importante dell'ebraismo italiano del Dopoguerra, oltre che una delle pochissime persone citate nel testamento di Giovanni Paolo II.  "Un pensiero carico di gratitudine e affetto per il rabbino Elio Toaff, grandissimo italiano e uomo simbolo della comunità ebraica", scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Che si è poi recato al Tempio Maggiore di Roma dove ha ricevuto un libro dei salmi di Davide e, poi, accompagnato dal presidente della comunità ebraica romana Riccardo Pacifici, ha raggiunto la casa di Toaff. I funerali si svolgono lunedì 20 aprile nel pomeriggio a Livorno, ma alle ore 11 la bara di Elio Toaff viene esposta sotto il colonnato del Tempio Maggiore di Roma per l'ultimo saluto al rabbino. Alle ore 13.30 un corteo funebre partirà per Livorno.

Per il secolo di Toaff, che da tempo conduceva una vita ritirata,  si stavano già preparando i festeggiamenti: l'idea della comunità era una festa sotto la sua abitazione. "Se ne è andato l'uomo della ricostruzione, un gigante del Paese, che ha combattuto anche nella Resistenza. Il Rabbino che ha costruito il risorgimento ebraico romano dopo la Shoah, restituendo una dignità e il fasto che pensavamo di aver perduto per sempre",  così ne parla Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica della Capitale. La sua ultima apparizione pubblica risale allo scorso 30 aprile, quando per un momento si era affacciato dalla finestra del suo studio per salutare i bambini della comunità che lo stavano festeggiando. (Repubblica)

PREGHIERA DI PACE DEL 1986 AD ASSISI

Il nostro Dio che è nei cieli, il Signore della pace avrà compassione e misericordia di noi e di tutti i figli della terra, che implorano la sua misericordia, la sua pietà domandando la pace, perseguendo la pace.

Il nostro Dio che è nel cielo, dia a noi la forza di agire, di operare e di vivere fino a che si manifesti su di noi lo spirito dall'alto; e il deserto diventerà un giardino e il giardino sarà considerato una selva.

Nel deserto prenderà dimora il diritto e la giustizia regnerà nel giardino. Effetto della giustizia sarà la pace e frutto del diritto una perenne sicurezza. Il mio popolo abiterà in una dimora di pace, in abitazioni tranquille, in luoghi sicuri.

E così, o Signore nostro Dio e Dio dei nostri padri, porta a compimento per noi e per tutto il mondo la promessa che ci facesti attraverso il profeta Michea: "Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore resterà saldo sulla cima dei monti e s'innalzerà sopra i colli e affluiranno ad esso i popoli; verranno molte genti e diranno: "Venite, saliamo al monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe; egli ci indicherà le sue vie e noi cammineremo sui suoi sentieri" poichè da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà arbitro tra molti popoli e pronunzie-rà sentenza fra numerose nazioni; dalle loro spade forgeranno vomeri; dalle loro lame, falci. Nessuna na-zione alzerà la spada contro un'altra nazione e non impareranno più l'arte della guerra. Ma siederanno ognuno tranquillo sotto la propria vite e sotto il pro-prio fico e più nessuno li spaventerà, poichè la bocca del Signore degli eserciti ha parlato". O Signore che sei nei cieli, dona pace alla terra, dona benessere al mondo, dona tranquillità nelle nostre case.

E diciamo Amen! 

Rabbino Elio Toaff

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