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"Questo solo è l'inizio": ecco il libro del Cardinale Martini

Redazione online
Pubblicato il 17-02-2019

Una sintesi dell’insegnamento del cardinale Martini si ritrova nelle pagine di Questo solo è l’inizio, pubblicato da Edizioni Terra Santa, che raccoglie le meditazioni dettate dall’allora arcivescovo di Milano durante un pellegrinaggio diocesano nei luoghi della Terra Santa a lui più cari. Il volume è alla seconda edizione, arricchita da un intervento, tenuto nel 1982 alla XX settimana del Segretariato Attività Ecumeniche, in cui il cardinale riflette sul tema della pace, sempre attuale in Terra Santa, offrendo preziosi spunti anche a noi lettori del XXI secolo.

Il libro ha una prefazione di monsignor Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme che, a proposito dell’andare in Terra santa, scrive: «La fede ha bisogno di questo santo viaggio, per attingere alle fonti, ha bisogno di conoscere più profondamente l’origine e la vita che genera la vita nelle città degli uomini, nella Chiesa, nella nostra storia quotidiana. Il cardinale indica “il riferimento unico e fondamentale” del pellegrinare “nell’iniziativa divina che qui si manifesta. Noi non andiamo in cerca di tracce della storia degli uomini ma andiamo scoprendo molteplici manifestazioni dell’iniziativa gratuita di

Dio che ama l’uomo”».

Il cammino di un popolo viene riletto partendo dall’attesa e dall’accoglienza della Parola a Betlemme, dall’attenzione all’altro e alla giustizia nel deserto di Giuda. Gerico diviene il luogo della maturità di una comunità; Gerusalemme, al Getsemani, del confronto con l’angoscia e la vigilanza; la Valle del Cedron e la tomba di Maria, il momento della fedeltà della Chiesa al Risorto; infine, Emmaus, l’inizio della missione e della costruzione di una nuova umanità.

Monsignor Pizzaballa torna nella sua introduzione sulla riflessione itinerante del cardinale (di cui ricorre il 15 febbraio l’anniversario della nascita), sottolineando che non si tratta solo del pellegrinaggio della Chiesa di Milano, ma di ogni diocesi: «In Italia o in India, in America Latina o in Africa: ogni nostra Chiesa è una, santa, cattolica, apostolica, che è nata qui, a Gerusalemme».

E in particolare sottolinea, citando Martini: «”Le domande si ripetono, insistenti e uguali, perché il cammino è uno: il buon cammino che ci fa scoprire l’amore di Dio nella nostra vita, e scegliere di vivere secondo la sua volontà. E il deserto di Giuda ne fa parte: ”Tutto ciò che Israele ha fatto – e oggi facciamo noi camminando nel deserto – vincendo le tentazioni, riconoscendo l’unico Dio come Signore, soccorrendo il prossimo a lato della strada, cercando la profondità della contemplazione: tutto deve sfociare nella pienezza dell’oasi o della vita che è anche la pienezza della consolazione o della pace messianica, della ritrovata fraternità nell’abbondanza dei doni di Dio e dell’uomo”».

Nulla può essere estraneo a chi si fa pellegrino nella Terra di Gesù, sottolinea monsignor Pizzaballa: «Non stupirsi di aver paura, non vergognarsi della propria debolezza, dell’angoscia che ci può cogliere nei momenti difficili; vegliare, vigilare, pregare, dare forza alla nostra attenzione. Allora leggere la storia attuale della Terra Santa vuol dire imparare ad assumerla, ad amarla, perché ”si tratta di realtà della storia a cui, per mirabile provvidenza, Dio stesso si è associato, in Cristo, non respingendole, non ritenendole indegne della sua grandezza, ma ritenendole invece parte della sua missione”».

L’Autore

Carlo Maria Martini, gesuita e cardinale, nato a Torino il 15 febbraio 1927, è stato uno dei protagonisti più significativi del nostro tempo. Biblista specializzato in critica testuale, rettore del Pontificio Istituto Biblico e dell’Università Gregoriana, è stato arcivescovo di Milano dal 1980 fino al 2002, quando sceglie di ritirarsi nell’amata Gerusalemme. Nel 2008 rientra definitivamente in Italia. Muore a Gallarate (Varese) il 31 agosto 2012. La sua opera e il suo pensiero sono oggetto di studio e di approfondimento anche attraverso l’attività della Fondazione Carlo Maria Martini.


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