Timothy Verdon - Francesco incontra il papa
Questa scena completa il senso della
precedente, facendo vedere Innocenzo
III che � dopo aver sognato
il sostegno che Francesco poteva
offrire alla Chiesa � gli riconsegna
la Regola approvata e impartisce al
manipolo di frati la sua benedizione.
Quanto abbiamo detto dello sfarzo
della corte pontificia vige anche qui,
come suggeriscono i sontuosi tendaggi
dell'aula di rappresentanza,
al cui lusso si contrappone la stoffa
grezza dei sai francescani.
Qui per la prima volta sentiamo la
forza dell'identità collettiva dell'Ordine.
I frati inginocchiati dietro a
Francesco sono visibilmente animati
da un unico spirito, da un'unica
intenzione, anche se l'attenta differenziazione
dei loro volti suggerisce
l'ampia gamma di personalità
e di caratteri tipica di ogni famiglia
religiosa.
Giotto li mette tutti in atteggiamento
di preghiera, così che
l'ovvia differenza tra loro e gli alti
prelati intorno al Papa non comunica
sfida o minaccia ma riverenza;
tra questi due gruppi vi è poi
un legame tangibile: il foglio su cui
è scritta la regola, che passa dalla
mano sinistra del Papa alla destra di
Francesco.
Con l'approvazione del nuovo progetto
di vita da parte del �pontefice
massimo', viene colmata la distanza
umanamente incolmabile tra le due
visioni ecclesiali.
Va notato infine il rapporto di questo
affresco con le scene dell'Antico
Testamento nell'area parietale sovrastante.
Sopra la figura del Papa
benedicente Francesco vediamo,
nel registro mediano, Il patriarca
Isacco che benedice Giacobbe, e
nell'ultimo registro poi L'espulsione
di Adamo ed Eva dal paradiso
terrestre. Non è difficile collegare
questi temi: benedetto dal suo padre,
Giacobbe insieme ai suoi figli
formarono l'Israele antico; così
Francesco insieme ai �figli' spirituali,
i frati, daranno forma alla Chiesa
rinnovata (non a caso il numero dei
frati nell'affresco, Francesco incluso,
è dodici, il numero delle tribù
nate dai figli di Giacobbe).
E sotto
l'immagine di Adamo ed Eva allontanati
per il peccato d'origine, ecco
il Papa che autorizza i francescani a
predicare la penitenza.
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