Per un Natale che dia senso alla vita

di Frate Augusto Drago

Miei carissimi giovani, amati dal Signore, a voi tutti, in modo unico e personalissimo, con gioia dico: Buon Natale!

Il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, il Dio dei profeti, oggi vi benedice facendovi fare memoria della nascita del Salvatore! L’atteso delle genti, il sigillo della promessa del Padre, si offre a voi, a noi tutti in semplici panni, in una mangiatoia! Piccolo, umile, in maniera nascosta, senza grande clamore, lontano dallo sguardo dei più, sceglie di mettere la sua dimora in mezzo a noi!
“Il Verbo di Dio si è fatto carne ed ha posto la sua dimora in mezzo a noi!” ( Gv, 1,14) “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su di te stenderà la sua ombra la potenza dell’altissimo” (Lc, 1, 35).

Il mistero del santo Natale si delinea in un prima e in un poi: un prima fatto di attesa, di desiderio, di paure e di timori. “Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce” (Is, 9, 1)!
La storia del popolo di Israele è la nostra storia, la storia della nostra vita! L’attesa di una Luce, quella vera e sola che possa illuminare il buio delle nostre vite assetate di senso, di quel senso profondo che dona, come dice l’Apostolo Paolo “la pace di Dio che supera ogni intelligenza” e che “custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù” (Fil, 4,7)”. Questa è la ricerca di una via su cui camminare nella Verità, per dare compimento alla vostra vita, cari giovani, perché fondata e unita alla Vita di colui che si è fatto carne per noi!

C’è un dopo, poi, che davvero ci innesta in un progetto di salvezza, che dà senso e compimento al nostro vissuto nell’Incontro con Colui che ha scelto di porre la sua dimora in mezzo a noi! Un dopo che ci fa dono di una gioia perenne che nessuno può toglierci, perché non è un’idea, non è felicità facile e fugace, non è emozione o effimero sentimento, è una Persona, è il Signore Gesù, il quale non può andare e venire, spegnersi od accendersi, al passo con i nostri successi o insuccessi: Egli è l’alfa e l’omega, il primo, l’ultimo, da sempre e per sempre, l’Onnipotente eppure così piccolo e fragile nella sua umanità, ma Grande, meraviglioso e Salvatore. E se la gioia è Lui, allora nessuno potrà togliercela! Mai! Non le delusioni, non i fallimenti, non il peccato, non la transitoria solitudine da amicizie umane, non l’incertezza e la fragilità! E a chi vuole defraudarvi di questa gioia, cari giovani urlate il vostro no, in virtù di Colui che oggi ci ricorda di averci scelti come sua dimora stabile!

Dunque, un prima ed un poi…Se vi avessi accanto, ora vi chiederei di rallentare i vostri passi, di calmare il battito del vostro cuore, di deporre ai piedi di Gesù le vostre mille idee, di mettere un dito sulle vostre labbra per fare silenzio e rannicchiarvi nello spartiacque di questo prima e dopo! Sì, c’è un luogo dove vi invito ad entrare, dimenticando il tempo e anche voi stessi. Vi chiedo di entrarvi come “bimbi appena svezzati in braccio alla propria madre”(Salmo130,2), con lo stesso abbandono, la stessa piccolezza, la medesima tenerezza. Fatelo, fatelo senza timore!
Eccovi in questo nido, culla di un sì, che ha separato il “prima” dal “dopo”. E’ il cuore di Maria lo spazio intimo in cui vi chiedo per un attimo di entrare! Il cuore di una Ragazza forse più giovane di tanti di voi! Il cuore di Colei che nella sua vita aveva fatto tanti progetti, prima che l’Assoluto irrompesse nel suo quotidiano! Docilità, abbandono? Pazzia? Fiducia? Guardiamo alla Madre di Gesù come a colei che davvero è stata scelta per un grande progetto, preservata dal peccato, riempita dalla Grazia, ma pur sempre libera di non pronunciare il suo sì!

Ascolta le seguenti parole di un grande santo:
“Oh vergine, dà presto la risposta. Rispondi sollecitamente all’Angelo, anzi attraverso l’Angelo, al Signore. Riponi la tua parola e accogli la Parola divina, emetti la parola che passa e ricevi la Parola eterna. Perché tardi? Perché temi? Credi all’opera del Signore , dà il tuo assenso ad essa!”

“L’angelo aspetta la risposta: deve fare ritorno a Dio che l’ha inviato, Aspettiamo Signora, una parola di compassione anche noi….: ecco ti viene offerto il prezzo della nostra salvezza!” (San Bernardo abate, Om. 4,8-9). Miei carissimi! Comprendete? La libertà di una donna ha permesso a Dio di farsi carne!Il nostro Dio così grande, ha avuto bisogno del suo sì per realizzare il suo progetto sull’Umanità intera! Da quanto tempo, mio Signore stai attendendo la nostra risposta? Titubiamo, Signore? E il tuo piano di Salvezza attende questa parte che spetta a noi! Donaci lo slancio di Maria, Signore! Donaci l’abbandono di questa nostra Mamma, piccola, fragile, ma abbandonata pienamente a te, perché Amata! L’Amore mette ali, l’Amore dà slancio alla volontà, allontana la paura e il dubbio! Facci capaci di pronunciare il nostro “Sì, eccomi! Si compia in me la tua volontà!”, pur non comprendendo, ma conoscendo la tua fedeltà! Rinnova i nostri “sì “ per renderti ancora capace di fare prodigi in noi: senza il nostro assenso, come potremmo diventare coloro che tu hai sognato? Come potremmo dare ali ai tuoi sogni, o Padre, se tratterremo ancora nella nostra mente i tanti dubbi e i tanti “come?”, “perché”, “proprio io?” Cari giovani, solo allora potrete essere voi stessi il Natale “perché lascerete entrare Dio nella vostra anima”; e saprete vigorosi resistere ai venti e alle difficoltà della vita! I doni e i carismi di cui Lui stesso vi ha rivestito, saranno “i colori che vi adornano”; “sarete campana che squilla” e annuncia la nascita del Salvatore e contagerete chi vi sta attorno, portando la Luce vera, quella che viene da Dio! Come i Re magi darete il meglio di ciò che avete, senza tenere conto di ciò che date.

Ma miei cari giovani, desidero con tutto il cuore che possiate essere e diventare, piccoli e servi dell’Altissimo, e come Maria possiate generare in voi il Verbo, Gesù stesso! Riuscite a comprendere questa grandezza? Potrete finalmente “rinascere dall’alto” (Gv, 3,3), permettendo davvero allo Spirito Santo di realizzare in voi la sua opera! Non direte più come Geremia: “Ahimè Signore Dio, ecco io non so parlare perché sono giovane!” (Ger. 1,6) e non come Zaccaria, “Come posso conoscere questo?” (Lc,1,18), non avrete più paura delle vostre fragili forze e delle vostre infedeltà, perché nei vostri cuori, rannicchiati nel cuore di Maria, nascosti sotto il suo manto di Madre, donna del sì, piccola serva del Signore, sentirete sempre risuonare le parole dell’Angelo: “Non temere! Nulla è impossibile a Dio!”(Lc,1, 37).

“Vergine beata…ecco che Colui, al quale è volto il desiderio di tutte le genti, batte fuori alla porta. Non sia, che mentre tu sei titubante, egli passi oltre e tu debba dolente ricominciare a cercare colui che ami. Levati su, corri, apri! Levati con la fede, corri con la gioia, apri con il tuo assenso.
Eccomi – dice – sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”….”E il popolo immerso nelle tenebre vide una grande Luce”! (San Bernardo abate, Om. 4,8-9).

Auguri perché il vostro cammino sia compiuto alla luce della Luce!
Vostro fratello e amico
Fr. Augusto Drago