Miei cari giovani! Un saluto ed una esortazione all’inizio della Quaresima 2016

di Frate Augusto Drago

Con gioia accolgo l’inizio di questo tempo di Quaresima!

Quanto sento che il mio cuore e, mi sembra di intuire anche il vostro, ne abbia sete! Tempo di silenzio, di preghiera, tempo di ascolto della Parola del Signore! Che cosa più di questo può dare senso e significato alla nostra vita? Chi meglio di chiunque altro conosce i nostri più intimi bisogni e desideri, se non il Signore Gesù? Lui che è Vita, vera vita, e ci chiama a vivere nella pienezza con Lui e in Lui e per mano ci conduce alla gioia della Pasqua, la Festa delle Feste?

Vi chiedo, per comprendere questo tempo, di seguirmi e nascondervi dietro una colonna del tempio di Gerusalemme, mischiandoci insieme tra la folla. E’ Gesù a fare l’ingresso e restiamo stupefatti dalla sua reazione di fronte a ciò che vede entrando: “Rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe” (Mt.21, 12). La sofferenza in Lui è così grande che in tutta la sua più vera e profonda umanità si rivela a chi gli sta attorno. “Avete fatto della casa del Padre mio una spelonca di Ladri!” (Mt. 21, 13)

Sento profondamente il grido del Signore, all’inizio di questa Quaresima, dinanzi alla porta del nostro cuore! E’ il grido del Padre misericordioso che desidera ritornare nella Sua casa che è il nostro cuore e desidererebbe trovarlo sgombro, pronto ad accoglierlo. Ad attenderlo: solo la luce dello Spirito!

Ma lo trova carico del nostro peccato, delle nostre corse sfrenate per realizzare a puntino i nostri programmi, mille parole, ricchezze, paure, sofferenze che cercano affannosamente un perché e proprio per questo, per l’affanno da cui sono accompagnate, ci tolgono pace! Vedo già il volto di Gesù misericordioso e risorto: “Pace a voi!... E mostrò loro le mani e il costato!” (Gv. 20, 21) Il volto misericordioso di Gesù si unisce nell’episodio a cui abbiamo assistito poco fa, con la rabbia che lo porta a rovesciare ogni cosa che in noi ci impedisce di darGli casa!

“La mia casa sarà chiamata casa di preghiera!” (Mt. 20,13): siamo suo possedimento per essere in Lui e con Lui una cosa sola! L’Amore del Padre è forte e geloso! Eccolo dunque a porsi, all’inizio di questa Quaresima, come scudo e baluardo, eccolo venire a portare la sua Luce in noi perché possiamo scorgere ciò che ci impedisce di accogliere la Vera vita!

Egli, non come il mercenario che di fronte al lupo scappa e cerca di salvare se stesso, è il Buon Pastore che offre la vita per le sue pecore! Non teme il male che ci abita, non si scandalizza della nostra fragilità, non lo allontanano le nostre infedeltà: siamo suoi figli, conosciuti fin dal grembo materno e per questa bellezza tessuta dalle sue dita, viene a ricordarci all’inizio di questa Quaresima, che non ha disdegnato offrire ciò che di più prezioso aveva: suo Figlio Gesù!

Lasciamo dunque, miei cari giovani, lasciamo che il Signore faccia piazza pulita, in questi quaranta giorni, di tutto quello che impedisce alla Parola di prendere dimora in noi per restituirci la Vera Vita! Lasciamo che il Signore usi tutta la sua Autorità per scacciare i demoni che ci abitano: con essi mostrerà la sua forza, con noi il suo Amore di Padre, la tenerezza della madre! Non temiamo di metterci a nudo con Lui, lasciamo che la sua Luce illumini le nostre notti, splenda anche negli angoli più piccoli del nostro cuore, là dove abbiamo nascosto ciò che segretamente impedisce a Lui di regnare! Chi meglio di Lui conosce il nostro cuore? Egli che è, come disse Sant’Agostino: più intimo a me di me stesso e più alto di ogni mia altezza. (Confessioni,III,6). Egli è l’intimità ultima che mi abita e che sfugge alla mia comprensione! Egli è quel desiderio che mi ha dato vita e ad ogni istante genera in me la vita! Egli è la verità più profonda di me ed è a questa Verità, a questo Amore inesauribile che desideriamo dare spazio in questi giorni.

Possa questo tempo essere tempo di silenzio ed ascolto, tempo in cui riconsegnarci ancora una volta tra le sue mani perché abbia a ricrearci per essere sua dimora! Concludo lasciandovi la meravigliosa preghiera che Francesco scrisse alla nostra Mamma celeste con l’augurio che la Quaresima possa farci assaporare la bellezza dell’essere, come Maria, palazzo, casa, dimora dell’Altissimo!

Saluto alla Beata Vergine Maria
Ave, Signora, santa regina,
santa Madre di Dio,Maria,
che sei vergine fatta Chiesa
che ti ha consacrata
ed eletta dal santissimo Padre celeste,
insieme col santissimo suo Figlio diletto
e con lo Spirito Santo Paraclito;
tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene.
Ave, suo palazzo.
ave, suo tabernacolo,
ave, sua casa.
Ave, suo vestimento,
ave, sua ancella,
ave, sua Madre.
E saluto voi tutte, sante virtù,
che per grazia e illuminazione dello Spirito Santo
venite infuse nei cuori dei fedeli,
perché da infedeli fedeli a Dio li rendiate.


Un affettuoso saluto, vostro padre Augusto