Facciamo pace a scuola!

di Flavio Lotti

Una Carta, una Rete, un Programma e tante, tantissime emozioni. Sono i frutti più concreti del Meeting di Assisi che il 14 e 15 aprile scorso ha visto quasi tremila studenti e insegnanti dare vita a un grande laboratorio della cultura della pace. 22 incontri, seminari, lezioni e assemblee dedicati alla riscoperta dei valori della pace, della fraternità e del dialogo che hanno raccolto i contributi di 54 scuole e di 84 testimoni di diverso orientamento laico e religioso.E’ stato un coro straordinario di voci, pensieri, appelli e proposte che partendo dall’esperienza personale di ciascuno ha attraversato il mondo della scuola, della società, dell’informazione, dell’economia e della politica per scontrarsi con molte delle grandi ingiustizie del nostro tempo, dalla miseria alla disoccupazione, dalle vittime di mafia ai migranti affogati nel Mediterraneo, dalle guerre del Medio Oriente a quelle dimenticate dell’Africa. Cuore pulsante di questo grande evento è stato il Sacro Convento di San Francesco d’Assisi che il Custode e la comunità dei frati hanno voluto aprire interamente alla scuola italiana trasformandolo in una grande aula didattica.Ci vorrà del tempo per raccogliere le testimonianze vive dei partecipanti ma vedere così tanti giovani riempire piazza San Francesco per condividere idee e percorsi insieme al Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini,sedersiai piedi degli affreschi di Giotto e dei suoi compagni d’arte per ascoltare il racconto magistrale della vita di Francesco, affollare il Salone Papale per dialogare con Susanna Tamaro o intervenire nelle aule austere del Convento è stata un’esperienza indimenticabile.

La Carta di Assisi. Il Meeting nazionale delle scuole per la pace, la fraternità e il dialog si è concluso con un’importante dichiarazione di responsabilità e di impegno. Se davvero vogliamo la pace dobbiamo educarci alla pace. Non basta invocare Dio, la politica e le istituzioni. Se davvero crediamo nella pace, se non la consideriamo solo una bella utopia, se la prendiamo sul serio e vogliamo contribuire ad affermarla, a costruirla e a difenderla dobbiamo investire le nostre migliori energie sull’educazione alla pace. La Carta di Assisi indica otto obiettivi da tradurre, città per città, scuola per scuola, in programmi, percorsi, progetti ed esperienze concrete.

La Rete.Per stimolare e facilitare questo lavoro, nel Salone Papale del Sacro Convento d’Assisi, è stata fondata la “Rete nazionale delle scuole per la pace e i diritti umani”.Dopo tanti anni di lavoro tesi a promuovere l'inserimento permanente dell'educazione alla pace e ai diritti umani nei programmi scolastici, la costituzione della Rete ci consentirà di dare impulso a una nuova vasta azione educativa radicata sul territorio valorizzando e consolidando le tante, belle esperienze e competenze che esistono nel nostro paese.L’impegno è di restituire centralità ai giovani innovando i processi di insegnamento e apprendimento, promuovendol’uso critico e consapevole dei media e delle nuove tecnologie della comunicazione, sviluppando l’incontro e il confronto tra il mondo della scuola e il mondo dell’informazione.

Il Programma.Il programma#suipassidiFrancesco continua facendo tesoro delle indicazioni emerse in questo primo anno di lavoro. Da ora in avanti la scuola sarà chiamata a celebrare San Francesco con azioni educative integrate nella programmazione scolastica. Si comincia il prossimo 4 ottobre 2014 mettendo al centro, come proposto da p. Mauro Gambetti, Custode del Sacro Convento, la riscoperta del valore della “fraternità”. E si continua, 15 giorni dopo, domenica 19 ottobre 2014 con la ventesima edizione della Marcia Perugia-Assisi per la pace e la fraternità: una nuova grande occasione per fare spazio ai giovani e al loro protagonismo.Con il prossimo anno scolastico prenderà il via anche il programma “Dalla Grande Guerra alla Grande Pace” progettato in occasione del centenario dello scoppio della prima guerra mondiale. Il ricordo di quella immensa tragedia, ancora presente nella memoria di tanti italiani ed europei, ci deve aiutare a rinnovare il nostro impegno contro tutte le guerre e a riscoprire il valore superiore della pace.