Estate: la stagione dei frutti

di Frate Augusto Drago

Miei cari giovani, è tempo d’estate! Tempo di vacanza! Strana estate questa! Fatta più di pioggia e basse temperature che di calura estiva! L’uva nei campi ancora è acerba e quasi fa presagire un raccolto tardivo! Sì, strana estate, che ci apre allo stupore! Certo! Ciò che rompe i nostri piani, i nostri programmi spesso porta con sé scontentezza, delusione, ma a ben guardare, i nostri occhi possono anche aprirsi allo stupore! La sorpresa nell’ordinario altro non è che lo spalancarsi della fantasia di Dio! E’ la sua Parola più bella che si fa visibile nelle nostre giornate, portando il marchio indelebile del suo camminare sulla nostra strada! Bella questa prospettiva, vero? Ma quante volte, presi dai nostri mille programmi, dalle nostre mete da raggiungere e conti da far tornare, voltiamo le spalle alla Novità, all’Imprevedibile, perché ci farebbe lungamente attardare nelle nostre corse quotidiane! Ma se questo è vero, è altrettanto probabile che, annoiati dalla ordinarietà della vita finiamo per cercare il nuovo ad ogni costo, l’eccezionale, il fantasmagorico e il meraviglioso, finendo per essere eternamente insaziabili, cadendo nella trappola dell’uomo ricco, dipinto nel Vangelo di Luca (Lc. 12, 13-21), che, bramoso di possedere ricchezze, si affanna nell’accumularle senza che gli sia infine concesso di poter godere di ciò che ha! Miei cari ragazzi, mie care ragazze, permettetemi un accostamento ardito ma significativo! Ci siamo lasciati nell’ultimo nostro incontro con la Festa di Pentecoste ed insieme, prima, avevamo condiviso la gioia della Pasqua e il lungo tempo della Quaresima! Tempi forti! Periodi liturgici che nella nostra vita e nel nostro cuore hanno lasciato una traccia indelebile. Come è bello celebrare questi tempi che la Chiesa ci offre come grandi occasioni per accogliere profondamente i misteri della Salvezza! Ed ora? Che potrà mai dirci questo nuovo tempo in cui oramai da otto settimane siamo nuovamente entrati? Che avrà mai da comunicarci il Tempo Ordinario? Ascoltate che cosa scrive Papa Paolo VI, prossimamente Beato, nella sua ultima esortazione apostolica “La gioia cristiana”: “Ci sarebbe anche bisogno di imparare di nuovo a gustare semplicemente le molteplici gioie che il Creatore mette sul nostro cammino: gioia esaltante dell’esistenza, gioia dell’amore casto e santificato; gioia pacificante della natura e del silenzio; gioia talvolta austera del lavoro accurato; gioia e soddisfazione del dovere compiuto; gioia trasparente della purezza, del servizio e della partecipazione; gioia esigente del sacrificio” (S.S. Paolo VI La gioia cristiana, esortazione apostolica, Roma 1975). Miei cari giovani! Le nostre vite non sempre possono essere fatte di picchi, di alte vette, di grandi scoperte, o importanti tappe raggiunte! Esse, custodite e condotte dalla tenera e forte mano del Padre, seguono il corso che egli con noi traccia per condurci alla Gioia, perché essa sia piena: ogni attimo della nostra vita è una pennellata del meraviglioso dipinto che il divino Pittore crea con noi! A quanti di voi è capitato di stringere la mano di un bambino e percorrere con lui un tratto di strada? Vi sarete certamente accorti che nel tempo che avevate a disposizione, solo un breve tragitto avrete compiuto! Non certamente perché le sue gambine erano corte, ma perché vi avrà fermato puntando il dito su una formica, su un soffione in mezzo al prato, sulla goccia di rugiada su una foglia, sulla nuvola dalla consistenza della panna! Vi avrà chiesto di fermarvi per darvi un bacino e per dirvi che vi vuole bene e il suo sorriso e le sue corse vi avranno ripagato più di mille imprese ardite! Quanta bellezza! Quanto stupore negli occhi dei bambini di fronte all’ORDINARIO! E così, miei carissimi, quale bellezza è racchiusa nell’ordinarietà del tempo che stiamo vivendo, quando in esso si manifestano e vivono nella loro pienezza i misteri che abbiamo celebrato negli scorsi mesi! Lo straordinario si cela e si rivela nell’ordinario! L’eucarestia celebrata quotidianamente ci rimanda al mistero della Pasqua! Lo Spirito Santo invocato e atteso nella nostra preghiera personale e comunitaria riconduce il nostro cuore al prodigio della Pentecoste! La quotidianità fatta di ricerca e ascolto della Parola e della volontà di Dio, anche nella fatica, ci rimanda all’austero tempo di Quaresima! Allora davvero, con tutto il cuore, con la Chiesa e nella Chiesa, desidero augurarvi buona strada nel Tempo Ordinario! Non dimenticate di stare sempre con l’orecchio teso in ascolto di ciò che il Signore può chiedervi! La Parola non va in vacanza… Vostro fra Augusto