Beati gli artigiani della pace

di Flavio Lotti

“Fare la pace è un lavoro artigianale: richiede passione, pazienza, esperienza, tenacia.”Papa Francesco non perde occasione per ripeterlo: “La pace non è un prodotto industrialema artigianale.”Non si realizza in modo meccanico, necessita dell’intervento sapiente dell’uomo. Non si può fare in serie, richiede l’apporto insostituibile di tante persone. Non si perfeziona con lo sviluppo tecnologico o informatico ma con lo sviluppo umano. Papa Francesco ci invita a pensare alla pace in un modo completamente nuovo e ad abbandonare la vecchia, anacronistica idea che assegnava il compito di “fare la pace” ai capi di stato, alle diplomazie e agli eserciti. La pace è una responsabilità di tutti, senza distinzioni.

E come si fa a costruire la pace? Innanzitutto bisogna “desiderare la pace”. Può sembrare banale ma non lo è perché abbiamo persino smesso di desiderare o desideriamo di tutto e ci dimentichiamo delle cose che contano di più.Nessuno riesce a desiderare le cose in cui non crede e noi abbiamo smesso di credere che la pace sia possibile. Papa Francesco ci invita a “desiderare la pace” perché il desiderio della pace allarga, ammorbidisce eriscalda il cuoreriunendo tutti, credenti e non credenti.Il desiderio della pace è un grande motore di unità, di quell’unità che è indispensabile per costruire la pace.La pace si costruisce assieme non solo perché è più bello ed efficace ma perché non c’è altro modo per comprendere e affrontare la complessità del nostro mondo.

Il passo successivo è immediato. Papa Francesco ci ricorda che la beatitudine evangelicanon dice “Beati i predicatori di pace”. “Tutti sono capaci di proclamarla, anche in maniera ipocrita o addirittura menzognera. No. Dice: “Beati gli operatori di pace”, cioè coloro che la fanno.E chi parla soltanto di pace e non fa la pace è in contraddizione; e chi parla di pace e favorisce la guerra -per esempio con la vendita delle armi- è un ipocrita.La pace è un lavoro, dice Papa Francesco, non è uno stare tranquilli.Fare la pace è un lavoro da portare avanti tutti i giorni, passo dopo passo, senza mai stancarsi.”

Ai bambini che un giorno gli chiedevano della pace disse con parole semplici:"La pace è prima di tutto che non ci siano le guerre, ma anche che ci sia la gioia, l'amicizia tra tutti, che ogni giorno si faccia un passo avanti per la giustizia. Fare tutto questo è fare la pace. La pace è lavorare perché tutti abbiano la soluzione ai problemi, ai bisogni che hanno nella loro terra, nella loro patria, nella loro famiglia, nella loro società."

Viviamo una crisi antropologica profonda, contraddistinta da un crescente disagio individuale, dal trionfo della deresponsabilizzazione, dell’apatia e dell’indifferenza. Non dobbiamo sorprenderci se questo discorso sulla pace ci suona troppo impegnativo. Ma se non vogliamo arrenderci al peggio che avanza non abbiamo che da farlo nostro. “Beati sono coloro che seminano pace con le loro azioni quotidiane, con atteggiamenti e gesti di servizio, di fraternità, di dialogo, di misericordia.Così si fa la pace, in modo artigianale.”

“Ci rivolgiamo a te, Francesco, e ti chiediamo: insegnaci ad essere “strumenti della pace.”