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Padre Giuseppe Piemontese, le parole dopo l'elezione

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

"Sono un padre francescano e come tale sono pronto a portare la mia sensibilità francescana nella diocesi di Terni": padre Giuseppe Piemontese lo ha detto subito dopo l'annuncio della sua nomina a vescovo. Un ritorno nella regione, il suo, dopo i quattro anni come custode del Sacro Convento di Assisi. "Per un francescano come me - ha commentato - l'Umbria è la terra promessa".

"In questo momento emotivamente molto forte - ha spiegato il francescano - sono grato al Signore e al Santo Padre per il compito che mi è stato affidato. Sapevo da tempo della mia nomina, ma ero obbligato al silenzio per questo non ho ancora avuto contatti con nessuno". Padre Piemontese ha quindi sottolineato di "conoscere poco la diocesi se non per le notizie di stampa". Anche per quanto riguarda il debito della Curia, che ha ricevuto dall'Istituto Opere di Religione un prestito di oltre 12 milioni di euro. "Qualche voce mi è arrivata - ha proseguito il nuovo vescovo -, quelle negative sono le prime a circolare. Ora mi metterò però in contatto con il territorio, cercherò di conoscere meglio la situazione e cercheremo di affrontare insieme le questioni aperte".

Padre Piemontese spiega comunque di non sapere i tempi entro cui prenderà possesso della sua funzione a Terni. "Probabilmente entro i prossimi tre mesi - ha detto ancora - si concluderanno l'ordinazione e l'ingresso. Può darsi che tutto avvenga già a giugno, in modo tale che possa avere il tempo necessario per conoscere la realtà. Non ho pensato e non so come affrontare la cose, non mi sono confrontato ancora né con monsignor Vecchi né con altri, ma sono pronto a farlo".

Per Piemontese è anche un ritorno in Umbria, dopo i quattro anni come custode del Sacro Convento di Assisi. "Per un francescano come me - ha commentato - l'Umbria è la terra promessa, chiunque desidera stare qui. In quei quattro anni ho avuto modo di conoscere la realtà sia dal punto di vista civile che ecclesiale. Una conoscenza quindi ce l'ho, sono contento dell'esperienza fatta, evidentemente per il Signore non bastava. Ora porterò la mia sensibilità francescana, attualizzata da Papa Francesco, a Terni e con essa annuncerò il vangelo secondo gli insegnamenti degli ultimi pontefici".

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