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Matera è capitale europea della Cultura 2019

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Matera è la nuova Capitale Europea della Cultura 2019. Questa è stata la scelta per l'Italia, cui spetta la nomina tra cinque anni insieme alla Bulgaria. Il verdetto è stato comunicato da Steve Green, presidente della Giuria di selezione composta da 13 membri (6 italiani e 7 stranieri) al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibac), Dario Franceschini. Sconfitte le altre cinque finaliste: Ravenna,Cagliari, Lecce, Perugia e Siena. Con sette voti su 13, Matera è stata dunque ufficialmente designata Capitale europea della cultura per il 2019, titolo che, oltre all'Italia, sarà assegnato anche a Plovdiv per la Bulgaria.

Il presidente Steve Green ha lodato la scelta, definendo tutte le città della Cultura scelte sinora come veri e propri "laboratori che possono far fiorire la cultura, l'industria, la creatività e le città stesse". "Il criterio di scelta", ha ricordato Green, "è stata la partecipazione della città e dei cittadini, ma anche la buona governance e il retaggio che verrà lasciato. C'è stato un vincitore, certo, ma nessun perdente. Le città che non ce l'hanno fatta devono continuare a fare il meglio per la cultura, i valori e i principi in cui hanno creduto". Dopo l'accettazione formale del ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, a metà 2015 l'Unione Europea proclamerà ufficialmente la Capitale europea della Cultura 2019.

 

Il ministro Franceschini ha detto che comunque "il patrimonio degli interventi programmati dalle città non scelte saranno comunque recuperati nel programma Italia nell'ambito dell'Art Bonus", di recente approvato.

 

L'annuncio della designazione di Matera a Capitale europea della Cultura 2019 ha fatto esplodere la festa in piazza San Giovanni, nel pieno centro storico della Città dei Sassi, dove in migliaia si sono ritrovati davanti al maxischermo per assistere in diretta al verdetto. In tanti si stanno abbracciando e stanno sventolando le bandiere con il logo "Matera 2019".

 

"Ma non siamo avversari, siamo cooperatori". Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, aveva stemperato così la tensione lasciando la stanza del ministro Dario Franceschini. Successivamente, poi, l'importante nomina da parte del panel. Nessun commento degli altri sindaci, apparsi comunque sorridenti dopo il lungo colloquio. Il sindaco di Lecce, Perrone, si era invece mostrato più pessimista: "Chissà per chi hanno brigato, non certo per Lecce".La Repubblica

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