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Dhaka: rapito un imprenditore cattolico

Redazione
Pubblicato il 30-11--0001

Dhaka (AsiaNews) - In Bangladesh sono in aumento i casi di sequestro: l'ultimo in ordine di tempo riguarda un imprenditore cattolico, rapito mentre si recava nel suo ufficio a Savar la mattina del 21 aprile scorso. La vittima si chiama Hemonto Costa, 47 anni, ed è un membro della chiesa di san Giuseppe (parrocchia di Dharenda, arcidiocesi di Dhaka). È il fratello minore di fratel Proshanto Costa, preside della Biroidakuni High School nella diocesi di Mymensingh.

Di professione Hemonto vende parti di condizionatori e frigoriferi nella zona finanziaria della capitale. Era al telefono con la moglie poco prima di essere rapito. I familiari hanno sporto denuncia per la sua sparizione, ma ancora non si sa nulla. "Lo stiamo cercando e preghiamo per lui - racconta ad AsiaNews fratel Costa - ma il suo cellulare è spento. Conosceva molti creditori per via del suo lavoro, ma non possiamo immaginare chi sia stato".

Quello di Hemonto Costa non è un caso isolato e sparizioni o sequestri sono in aumento. La scorsa settimana un gruppo di sconosciuti ha rapito il marito di Syeda Rizwana Hasan, direttrice esecutiva della Bangladesh Enviromental Lawyers Association (Bela). L'uomo era alla guida della sua auto da Dhaka a Narayanganj, quando è stato preso. Dopo due giorni è stato liberato.

Tuttavia, non tutti i sequestri finiscono con un lieto fine e i rapiti vengono uccisi. Ilias Ali, leader del Bangladesh Nationalist Party (Bnp, partito nazionalista, opposizione) è scomparso da Dhaka e non è più stato ritrovato. Secondo la famiglia potrebbe essere stato ucciso.

Secondo i gruppi per i diritti umani, dal gennaio 2013 al marzo 2014 un totale di 332 persone sono state sequestrate in Bangladesh. In genere i rapitori chiedono un riscatto che varia tra i 40mila e i 10 milioni di taka (tra i 373 e 93.300 euro). Solo il 50% dei sequestrati torna vivo. Nel caso di Hemonto Costa non è stato chiesto alcun riscatto.AsiaNews

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