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Indiscrezioni toto vescovo Terni. Padre Giuseppe Piemontese, custode emerito del Sacro Convento, tra i candidati più quotati

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

DIRETTA RADIO È ormai questione di giorni. Forse di ore. Dopo quasi due anni di attesa la Diocesi di Terni Narni Amelia sta per avere il suo nuovo vescovo.

Ad annunciarlo è lo stesso amministratore apostolico Ernesto Vecchi nel corso della celebrazione alle acciaierie di domenica scorsa. Entro giugno, spiega ai dipendenti e ai dirigenti dello stabilimento riuniti per la celebrazione delle palme, terminerà il suo mandato e passerà il testimone al nuovo vescovo titolare della diocesi. Il nome, a quanto pare, è stato ormai già scelto e si attende solo la proclamazione ufficiale e non è escluso che l'annuncio ufficiale possa arrivare già domani mattina. Se non sarà così, si tratterà comunque di aspettare ancora pochi giorni: il tempo, sostanzialmente, di far passare le feste di Pasqua.

Tutti da vedere, invece, i tempi: se Paglia era arrivato in Diocesi la Domenica delle Palme, il suo successore potrebbe inaugurare il suo ministero con la festa del Corpus Domini o - al più tardi - la Pentecoste.
Nessuna indiscrezione, invece, è ancora trapelata sul nome. Ma intanto, dopo un anno e mezzo di pausa, è ripartito il "toto vescovo", anche se i nomi - nel frattempo - sono cambiati. Se nell'estate del 2012, all'indomani della promozione di Paglia in Vaticano, si parlava di Gino Reali (umbro, vescovo a Porto San Rufino), Giovanni d'Ercole (allora ausiliare di l'Aquila), Gianrico Ruzza, Paolo Giulietti (vicario di Perugia), Francesco De Santis (il provicario di Terni) e Nazareno Marconi, l'unica candidatura sopravvissuta è proprio quella di Marconi, ex rettore del Seminario regionale di Assisi.

Nel frattempo, Giovanni D'Ercole è stato nominato vescovo di Ascoli Piceno e Ruzza è diventato "parroco del Papa" (Bergoglio da cardinale era titolare della basilica guidata da Ruzza) mentre Marconi è entrato nelle candidature ufficiali arrivate in Vaticano. Nato a Città di Castello nel 1958, don Nazareno ha sostituito al Seminario regionale dell'Umbria proprio un prete della diocesi ternana - don Giorgio Brodoloni - e ha lasciato l'incarico nel 2013. Altri nomi finiti nella "terna" valutata dal nunzio apostolico e dalla congregazione vaticana sarebbero quello di don Domenico Pompili (laziale, classe 1963), direttore dell'Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali e quello dello stesso moderatore della Curia: don Franco Fontana, salesiano, classe 1949, chiamato un anno fa a suo fianco dall'amministratore apostolico Ernesto Vecchi, con cui aveva già collaborato a Bologna. Infine, tra le ipotesi fatte c'è anche quella del toscano Carlo Ciattini, classe 1951, che come vescovo di Piombino è successore del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Umbra In realtà, però, il nome di cui si è parlato con più insistenza negli ultimi mesi è quello di padre Giuseppe Piemontese.

Francescano conventuale, Piemontese - originario di Monte Sant'Angelo in provincia Foggia - è stato Custode del Sacro Convento e della Basilica di San Francesco in Assisi dal 2009 al 2013.
Nato nel 1946, rappresenterebbe senza dubbio una scelta particolarmente vicina al carisma e alla spiritualità di papa Bergoglio, oltre che il primo vescovo francescano di Terni da settecento anni a questa parte.Corriere dell'Umbria

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