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"Le esternazioni di Adriano Celentano durante il festival di Sanremo, andato in onda ieri su Rai 1, ci ha amareggiati e delusi. Abbiamo sempre seguito con interesse le performance di Celentano ed ascoltato con attenzione le sue provocazioni e i suoi appelli per la pace, la non violenza, la giustizia e la coerenza della vita. Ma non ci sentiamo di approvare e tantomeno condividere l'ingiusto attacco ad Avvenire e Famiglia Cristiana, cui va la nostra solidarietà, impegnati e compromessi quotidianamente nell'Annuncio del Vangelo di Gesù nei vari contesti della società, della politica, del lavoro, della cultura e della Chiesa. Per ciò che ci riguarda prenderemo in seria considerazione i richiami del Molleggiato. Ma non si può così demagogicamente e irriguardosamente sparare su tutto e su tutti, dimenticando milioni di uomini e donne di chiesa, che ogni giorno, col dono della vita, sono portatori di speranza e di paradiso. Nonostante tutto, continuiamo a voler bene al “Ragazzo della via Gluck”, che ha fatto sognare intere generazioni, con la speranza che si ricreda nella verità e recuperi l'occasione perduta. Con San Francesco diciamo al fratello Adriano: Il Signore ti dia pace!".


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Lo scrissi alcuni mesi or sono. Pur non essendo un'assidua ascoltatrice di Celentano, devo ammettere che ha detto cose giuste. A mio modesto parere, in troppe occasioni, i religiosi parlano di politica. Molto umilmente credo che alla gente comune manca la vicinanza delle figure votate a Cristo, vicinanza manifesta con gesti di attenzione, sincera partecipazione e parole di saggezza (perchè penso che tanti religiosi siano saggi) che siano di aiuto, guida, luce nel difficile cammino della vita laica.
Sono di fretta e non riuscirò a trovare le parole giuste. Ho trovato un religioso ricco di tutte le virtù menzionate, e poi ancora, ma dovevo fare circa 30 Km. Si tratta di Padre Celestino del Monte Mesma, un Uomo, un Santo, purtroppo scomparso nel novembre 1994. E dopo? Dal 1994 ad oggi?